Roma, concertone di Capodanno a rischio. E i Maneskin (già ingaggiati a New York) danno forfait

Gualtieri vuole il ritorno del grande evento al Circo Massimo. Ma preoccupano i contagi

Roma, concertone di Capodanno a rischio. E i Maneskin (già ingaggiati a New York) danno forfait
Roma, concertone di Capodanno a rischio. E i Maneskin (già ingaggiati a New York) danno forfait
di Lorenzo De Cicco
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Mercoledì 1 Dicembre 2021, 08:23 - Ultimo aggiornamento: 2 Dicembre, 08:33

Gualtieri al concertone ci tiene. Al Circo Massimo. Anche solo con posti a sedere, come è stato discusso nelle ultime riunioni sul tema in Campidoglio. Ma con cautela: si tengono d'occhio i contagi, perché la sicurezza è al primo posto. Il Lazio quasi sicuramente a ridosso della vigilia di Natale passerà in giallo: per vaccinati e non cambia poco. Con le regole attuali, l'unica differenza è l'obbligo di mascherina all'aperto, che scatterà comunque dato che il sindaco è pronto a firmare il provvedimento già in giornata, in vigore da lunedì prossimo, almeno per le zone più affollate, vedi le vie dello shopping come il Tridente. Eppure la crescita del numero dei contagiati e l'aumento dei posti occupati in terapia intensiva tengono in bilico fino all'ultimo l'evento in grande stile che il Campidoglio ha in mente. E a capodanno manca ormai un mese esatto.

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BASTA STILE MINIMAL
L'obiettivo della giunta dem è chiaro: dare subito il segnale di un cambio di passo rispetto allo stile minimal dell'era Raggi. Far tornare Roma al centro del palcoscenico mondiale, con artisti di primo piano. Niente eventi sottotono, diffusi, con l'ingaggio a budget ridotto di artisti del circo e musicisti indie. Sul punto, Gualtieri è in perfetta sintonia con l'assessore ai Grandi eventi e al Turismo del Comune, Alessandro Onorato, che coordina il progetto. Per dire: per il Concertone del 2021 sono stati contattati i Maneskin.

Gualtieri avrebbe voluto affidare il countdown a loro, la band italiana che ha scalato le classifiche di tutto il mondo, dopo la sbornia del successo all'Eurovision. Purtroppo però Damiano e soci avevano altri impegni: prima ancora che il sindaco si insediasse a Palazzo Senatorio, erano già stati assoldati a New York. La notte di San Silvestro si esibiranno sotto i grattacieli della Grande Mela. Ma la Capitale ha in serbo altre sorprese. I nomi, per ora, restano top secret. Anche perché prima, appunto, va trovata la formula giusta, per tenere insieme l'esigenza di mostrare l'inversione di rotta, il ritorno dei grandi eventi nell'Urbe, con la risalita dei positivi e le incertezze legate alla variante Omicron.

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Già oggi, secondo i dati di Agenas, il Lazio ha il 10% dei posti letto in rianimazione occupati e l'11% nei reparti Covid. La prima soglia critica è stata raggiunta, per far scattare la zona gialla il secondo parametro deve scavallare quota 15%. Secondo gli esperti, è questione di una-due settimane. Gualtieri lo sa e non sottovaluta i rischi. Ieri ha partecipato a una lunga riunione con il capo della Polizia locale e l'assessore regionale D'Amato per l'ordinanza sulle mascherine. La salute pubblica è la priorità.
Ecco allora l'ultimo schema abbozzato in Comune: la location, per ora, resta quella delle serate in grande stile, il Circo Massimo. Ma, novità, solo posti a sedere. Con un sistema di varchi e transenne, steward che controlleranno il Super green pass. L'accesso insomma, come prevede l'ultimo decreto sfornato dal governo Draghi per tutti i concerti, sarà consentito soltanto ai vaccinati. Il tampone in questi casi non vale più.

 


LE ZONE
In base alla curva epidemica, si capirà quante sedie andranno piazzate sulla spianata tra il Palatino e l'Aventino. Nel caso in cui, sulla scorta delle indicazioni della Prefettura e degli esperti sanitari della Pisana, la platea consigliata dovesse essere troppo ridotta rispetto alla capienza del Circo Massimo, il conto alla rovescia verso il 2022 traslocherà altrove. Magari alle Terme di Caracalla, location già rodata per gli spettacoli di lirica estivi del Teatro dell'Opera. O piazza del Popolo. Anche altre città del resto stanno lavorando al concertone a numero chiuso e con i posti a sedere: per esempio a Bari, come ha annunciato il sindaco Andrea Decaro, che è anche il presidente dell'Anci. Roma è pronta a fare lo stesso, pur di salvare il primo, grande evento dell'era Gualtieri.

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