Roma, oggi nuovo stop ai diesel: ma c'è più smog

Roma, oggi nuovo stop ai diesel: ma c'è più smog
di Lorenzo De Cicco e Camilla Mozzetti
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Venerdì 17 Gennaio 2020, 07:46 - Ultimo aggiornamento: 12:13

Altro giorno, altro blocco: il divieto a tutte le auto diesel di Roma prosegue anche oggi. Divieto inutile, perché i livelli delle polveri sottili nell'aria continuano a galoppare. Sempre di più, nonostante il fermo deciso dal Campidoglio. Interdizione che potrebbe trascinarsi a domani e allungarsi, a quel punto, a domenica, giornata ecologica già in programma da tempo, che imporrà lo stop a quasi tutte le auto dell'Urbe, non solo quelle a gasolio, parcheggiate d'obbligo da martedì, comprese le Euro 6 appena uscite dal concessionario. Una mossa, quella di bloccare le diesel Euro 6, che secondo l'Unrae (Unione nazionale dei rappresentanti autoveicoli esteri), ha «un impatto ambientale assolutamente irrisorio», dato che «potranno circolare liberamente oltre 160mila autoveicoli a benzina Euro 3, con oltre 19 anni di vita e con il doppio di emissioni di ossidi di azoto rispetto ai diesel Euro 6». Le Case automobilistiche estere parlano di un «provvedimento ideologico che penalizza ingiustamente i cittadini» e che sopratutto non ha «alcuna influenza sulla qualità dell'aria in città, poiché queste motorizzazioni - solo l'8% del totale a Roma - hanno emissioni di particolato e ossidi di azoto prossime allo zero».

Virginia Raggi, dopo la girandola di polemiche, ieri si è difesa: «Il nostro primo obiettivo è la tutela della salute pubblica». Poi, su Facebook, ha provato a spiegare le sue decisioni ricorrendo a una metafora: «Immaginiamo una stanza con le porte e le finestre chiuse e 10 persone che fumano. L'aria in breve tempo diventa irrespirabile, ma le porte non possono essere aperte. Per migliorare la situazione viene chiesto a 5 persone di non fumare. L'aria nella stanza continua ad essere densa di fumo ma almeno si evita che peggiori».

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IL PEGGIORAMENTO
Ma non è così: nonostante il blocco, a Roma la situazione si aggrava ogni giorno. Lunedì, prima del maxi-divieto, avevano sforato i limiti 8 centraline su 13. Martedì, col fermo di 700mila auto diesel già operativo, le centraline che avevano scavallato i limiti erano salite a 9. Stesso numero di mercoledì, come confermano i dati diffusi ieri dall'Arpa, l'agenzia regionale per la protezione ambientale. Non solo: in 10 centraline il livello di pm10 è cresciuto ancora. Un po' ovunque: da Cinecittà al Tiburtino, da Bufalotta all'area del Vaticano, al Centro storico. Solo due centraline su 13 hanno visto scendere i valori, in una zona il livello è rimasto identico. Ennesima conferma che il fermo non cambia nulla.
Il blocco delle auto diesel euro 5 ed euro 6 a Roma avrebbe evitato l'immissione in atmosfera di «30 kg di pm10, vale a dire appena lo 0,15% del totale immesso giornalmente nella Capitale da tutte le fonti inquinanti», ha rilevato ieri una nota tecnica dell'Unione petrolifera.
Raggi è preoccupata. «Vedo molte polemiche», ha ammesso ieri. Il presidente della Commissione comunale Mobilità, il grillinjo Enrico Stefàno, addirittura, invece, sostiene che col blocco «a Roma si vive meglio, c'è meno traffico e i bus vanno più veloci». Commercianti e artigiani, al contrario, sono infuriati e parlano di ingenti danni economici: «È grave - attacca la Cna di Roma - che questo provvedimento sia stato preso a pochi mesi di distanza dall'adozione di una norma che vieta l'accesso in città a tutti i veicoli diesel fino all'Euro 3, obbligando gli imprenditori a sostenere costi per decine di migliaia di euro, senza incentivo alcuno e senza specificare che in caso di emergenza i diesel Euro 6 sarebbero stati comunque penalizzati».
Il blocco a Roma potrebbe proseguire fino a lunedì. Secondo l'esperto dell'Arpa Lazio, Alessandro Di Giosa, «un rientro generale del Pm10 nei parametri avverrà dall'inizio della prossima settimana». Gli esperti regionali prevedono «almeno per altri tre giorni una condizione costantemente inquinata». Nel resto d'Italia, a Torino da domani i divieti per le auto saranno prolungati e riguarderanno anche i diesel Euro 5, mentre scatterà lo stop anche nell'area metropolitana di Bologna e nel Riminese, ma solo fino ai diesel Euro 4.

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