Lazio, vaccino dai medici di base dal 17 maggio: come fare. AstraZeneca, chieste 100.000 dosi inutilizzate

Lazio, prenotazione vaccino dai medici: come fare e novità sul richiamo
Lazio, prenotazione vaccino dai medici: come fare e novità sul richiamo
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Venerdì 14 Maggio 2021, 12:27 - Ultimo aggiornamento: 22:48

Più Astrazeneca. Il Lazio ha chiesto alla struttura Commissariale per l'emergenza Covid 100mila dosi del vaccino Astrazeneca, rimaste inutilizzate in altre regioni. Soprattutto in Sicilia, ma più in generale nel Sud Italia, dove il farmaco anglo-svedese non è stato utilizzato e molte dosi sono rimaste a disposizione. La regione guidata da Nicola Zingaretti le vuole usare. E dopo il successo degli Open day over 40 del 15 e 16 maggio dedicate ad Astrazeneca (20mila slot esauriti in due ore e mezza) la regione vuole aumentare le iniezioni.

Prenotazione dal medico - Cambia la prenotazione dei vaccini nel Lazio. Dal 17 maggio si potrà fissare un appuntamento per l'iniezione non solo in uno degli oltre 120 punti vaccinali presenti nel territorio, ma anche dai medici di medicina generale. Una novità che permetterà di gestire meglio l'organizzazione delle vaccinazioni e di aumentare le iniezioni. Anche perché, nel prossimo mese, il numero di fiale a disposizione dei sanitari crescerà. C'è però il nodo richiami. Quelli di Pfizer e Moderna sono stati estesi a 35 giorni, mentre per AstraZeneca la seconda dose rimane a 12 settimane. Molte persone temono di non poter andare in vacanza e potrebbero rinunciare al vaccino. Ci sono tuttavia delle ottime notizie in arrivo per la seconda iniezione. Sia per Pfizer che per Astrazeneca. 

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Chi si può prenotare - Dal prossimo lunedì potranno prenotarsi dal medici di famiglia tutti gli over 40. Una porzione maggiore, quindi, rispetto a quanto è consentito al momento per gli hub vaccinali. Dove si può fissare un appuntamento dalla mezzanotte di oggi per chi ha 52 e 53 anni (nati nel 1969 e 1968) oltre a tutti quelli per cui era già aperta questa possibilità. Una scelta che va incontro a quanto già dichiarato dal commissario straordinario all’emergenza coronavirus Francesco Paolo Figliuolo.

Come prenotare - Il sito di riferimento per prenotare il vaccino dal medico di base è sempre quello di Salute Lazio. Nella pagina dedicata si potrà prima trovare il proprio medico e dopo prenotare il vaccino. Ma non è come gli hub vaccinali. «Si tratta di una pre-prenotazione», spiega Pier Luigi Bartoletti, segretario romano Fimmg. «Il medico poi contatterà la persona per indicargli il giorno e l'ora dell'appuntamento».

Un sistema che così inverte quanto accadeva finora. «Sarà agevolata di molto l'organizzazione di ogni medico – prosegue Bartoletti – perché ce ne sono alcuni che non hanno la segretaria. E così potranno vedere direttamente dal sito chi si è prenotato». Posso prenotare il vaccino sia agli hub sia dal medico? «No, bisogna scegliere una delle due modalità».

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Quale vaccino - Pfizer, Johnson&Johnson, Astrazeneca. Saranno questi i vaccini che i medici inietteranno. «Ora c'è più disponibilità di dosi», spiega Bartoletti. Il calendario è fissato: dal 17 maggio al primo giugno ogni medico potrà richiedere 2 fiale (ovvero 24 dosi) di Pfizer a settimana. Poi, dal 20 maggio, arriveranno per i medici di famiglia 20.000 dosi di J&J: farmaco che ha il vantaggio di essere monodose. Dal primo giugno, infine, potrebbe arrivare il vaccino tedesco a Rna messaggero (come Pfizer e Moderna) Curevac. «Dovrebbere essere approvato a giorni – sottolinea Bartoletti –. Così potremo aumentare le vaccinazioni».

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Nodo richiami - L'estensione della seconda dose di Pfizer a 35 giorni nel Lazio ha scatenato una bufera. C'è chi sta pensando anche a un ricorso al Tar, per una presunta violazione del consenso informato, e chi ha dovuto posticipare le vacanze. Ma i medici di medicina generale rassicurano. «Da noi il richiamo sarà mantenuto a 21 giorni – annuncia Bartoletti –, ma solo per quei casi (es. pazienti fragili) che ne hanno bisogno». Ma la seconda iniezione potrebbe essere anticipata anche per Astrazeneca. «Ora la data del richiamo è fissata a 12 settimane – prosegue il segretario romano della Fimmg – ma, come scritto nella scheda tecnica, si può fare anche dopo 4». D'accordo con l'assessorato, il medici di famiglia sono quindi pronti a ridurre il tempo di attesa tra la prima e la seconda dose di Astrazeneca: che potrebbe essere dopo 4 settimane. E negli hub? «Potrebbere rimanere a 12 settimane. Per usare una metafora, è come se noi fossimo una "sartoria" e loro "un supermercato"».

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