Covid Roma, allerta ospedali: posti letto già esauriti. «Al pronto soccorso solo casi gravi»

Covid Roma, allerta ospedali: posti letto già esauriti. «Al pronto soccorso solo casi gravi»
Covid Roma, allerta ospedali: posti letto già esauriti. «Al pronto soccorso solo casi gravi»
di Camilla Mozzetti
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Giovedì 15 Ottobre 2020, 22:32 - Ultimo aggiornamento: 16 Ottobre, 17:11

Occupazione dei posti letto ordinari superiore al 90% nei reparti dei 4 ospedali Covid della Capitale: Tor Vergata, Umberto I, Spallanzani e Gemelli, pronto soccorso presi d’assalto con lunghe file come quelle che hanno interessato ieri sera diversi nosocomi. Mentre i contagi aumentano - ieri proprio a Roma si è toccato il picco dei 307 nuovi positivi - crescono anche i pazienti che hanno bisogno dell’assistenza ospedaliera. Sempre ieri i ricoveri sono aumentati di 32 unità e 5 i casi in più finiti in Terapia intensiva rispetto agli 85 di mercoledì. Così su Roma, come annunciato dall’assessorato alla Sanità della Regione, anche gli ospedali formalmente “no Covid” sono tornati a ricoverare i positivi sintomatici.

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I CASI

Al Sant’Andrea, ad esempio, sette pazienti sono stati ricoverati tra ieri e mercoledì occupando quasi la metà dei posti attrezzati: 16.

Queste unità erano state create durante l’emergenza, nella fase acuta della pandemia e poi erano stati gradualmente chiusi, si tratta di quattro moduli per quattro posti letto ciascuno che ora invece sono stati riaperti mentre in vista della prossima settimana, l’ospedale - che ha anche efficientato l’unità di trattamento dell’aria dei reparti - è pronto ad aprire altri 10 posti letto. All’ospedale Casilino i pazienti positivi al coronavirus e ricoverati sono dieci mentre al pronto soccorso la situazione è al limite del collasso tant’è vero che la direzione ha affisso un avviso che recita: «Allo scopo di garantire l’accoglienza ai numerosissimi pazienti che possono risultare positivi al Covid e per tutelare la sicurezza di tutti, si invitano quanti sono in attesa senza motivi di reale urgenza a volersi rivolgere al proprio medico curante». La corsa a rendere operativi ulteriori posti letto anche in strutture ospedaliere “no-Covid” è dunque partita perché tanti pazienti sono in attesa. Dal San Camillo al Pertini fino al San Giovanni. La Regione punta a fornire altri 450 posti che vanno ad aggiungersi a quelli dei 4 “Hub Covid” (622) senza contare le degenze disponibili nei centri “spoke” come l’ospedale militare del Celio e il covid-hospital di Casal Palocco.

«LA PERICOLOSITÀ»

«Quanto sta avvenendo - commenta Massimo Andreoni direttore della Società italiana di malattie infettive e primario a Tor Vergata dimostra chiaramente che il virus mantiene tutta la sua pericolosità e quanto affermato da diversi colleghi è risultato smentito nei fatti». A Tor Vergata si stanno aprendo altri 60 posti letto, al momento occupati da malati ricoverati in Medicina Interna, per pazienti positivi al coronavirus. Dei 48 posti destinati all’emergenza, 44 sono già occupati e i 6 posti di terapia intensiva tutti pieni. Motivo per cui anche su questo fronte sarà necessario incrementare le disponibilità dei posti. Al Policlinico Umberto I i posti letto sono praticamente tutti occupati. Mercoledì i ricoverati per Covid superavano le 180 unità ed entro la fine del mese si aspetta l’apertura del secondo pronto soccorso. Allo Spallanzani che conta 206 posti ordinari e altri 35 di terapia intensiva l’occupazione a ieri si attestava a 185 per i primi e a 26 per i secondi. Al Gemelli compreso il Columbus i ricoverati complessivi sono 212 mentre per la mole di accessi numerose autoambulanze restano bloccate, con pazienti a bordo, fuori dai pronto soccorso come denunciato dal sindacato Nursind. 

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