Occupazione dei posti letto ordinari superiore al 90% nei reparti dei 4 ospedali Covid della Capitale: Tor Vergata, Umberto I, Spallanzani e Gemelli, pronto soccorso presi d’assalto con lunghe file come quelle che hanno interessato ieri sera diversi nosocomi. Mentre i contagi aumentano - ieri proprio a Roma si è toccato il picco dei 307 nuovi positivi - crescono anche i pazienti che hanno bisogno dell’assistenza ospedaliera. Sempre ieri i ricoveri sono aumentati di 32 unità e 5 i casi in più finiti in Terapia intensiva rispetto agli 85 di mercoledì. Così su Roma, come annunciato dall’assessorato alla Sanità della Regione, anche gli ospedali formalmente “no Covid” sono tornati a ricoverare i positivi sintomatici.
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I CASI
Al Sant’Andrea, ad esempio, sette pazienti sono stati ricoverati tra ieri e mercoledì occupando quasi la metà dei posti attrezzati: 16.
«LA PERICOLOSITÀ»
«Quanto sta avvenendo - commenta Massimo Andreoni direttore della Società italiana di malattie infettive e primario a Tor Vergata dimostra chiaramente che il virus mantiene tutta la sua pericolosità e quanto affermato da diversi colleghi è risultato smentito nei fatti». A Tor Vergata si stanno aprendo altri 60 posti letto, al momento occupati da malati ricoverati in Medicina Interna, per pazienti positivi al coronavirus. Dei 48 posti destinati all’emergenza, 44 sono già occupati e i 6 posti di terapia intensiva tutti pieni. Motivo per cui anche su questo fronte sarà necessario incrementare le disponibilità dei posti. Al Policlinico Umberto I i posti letto sono praticamente tutti occupati. Mercoledì i ricoverati per Covid superavano le 180 unità ed entro la fine del mese si aspetta l’apertura del secondo pronto soccorso. Allo Spallanzani che conta 206 posti ordinari e altri 35 di terapia intensiva l’occupazione a ieri si attestava a 185 per i primi e a 26 per i secondi. Al Gemelli compreso il Columbus i ricoverati complessivi sono 212 mentre per la mole di accessi numerose autoambulanze restano bloccate, con pazienti a bordo, fuori dai pronto soccorso come denunciato dal sindacato Nursind.