No vax, sputi e insulti alla farmacista a Roma: «Stavo facendo tamponi, non capisco tutto questo odio»

No pass inveisce contro la dottoressa che fa i test: «Sei schiava del sistema». Valentina Accardi, 27 anni: «Stavo facendo tamponi, non capisco tutto questo odio»

No vax, sputi e insulti alla farmacista a Roma: un'aggressione ogni due giorni
No vax, sputi e insulti alla farmacista a Roma: un'aggressione ogni due giorni
di Flaminia Savelli
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Sabato 27 Novembre 2021, 07:03 - Ultimo aggiornamento: 16:08

«Stavo solo facendo il mio lavoro, ero assegnata al turno dei tamponi rapidi. Poi quella donna è entrata nel gazebo e ha iniziato a insultarmi. Urlava contro di me: Sei schiava della dittatura sanitaria anche tu, il Covid non esiste. Poi la situazione è degenerata e mi ha sputato addosso. Sono dovuti intervenire i miei colleghi e allora si è allontanata». È ancora sconvolta Valentina Accardi, 27 anni e da tre anni farmacista nella struttura sanitaria di via Marmorata Farmacia De Angelis, a Roma. Una delle 700 che dal novembre 2020 è stata inserita nella piattaforma regionale per il piano anti - Covid. E dunque dove è possibile eseguire un test rapido e ottenere un passaporto vaccinale valido 48 ore. Quindi anche la struttura di Testaccio ha organizzato un gazebo esterno dove eseguire gli esami. Ma con l'obbligo del Green pass (15 ottobre), la situazione è ogni giorno più tesa: le farmacie sono ora nel mirino dei No vax.

NO VAX, LE AGGRESSIONI

«Nell'ultimo mese - racconta ancora la dottoressa Accardi - abbiamo notato un escalation di insulti e atti intimidatori. Noi farmacisti, dall'inizio della pandemia, siamo sempre stati in prima linea al servizio di tutti. Non capiamo questa ondata di odio». L'aggressione davanti al gazebo dei tamponi di via Marmorata è avvenuto lo scorso mercoledì pomeriggio. In soccorso della dottoressa sono intervenuti i colleghi: «Quando quella donna, la No vax, mi ha sputato addosso - racconta ancora - ho temuto per la mia salute e quella dei miei familiari. Mi sono subito spogliata, ho cambiato gli abiti, il camice e mi sono disinfettata. È stato terribile. Intanto i colleghi hanno invitato la donna ad allontanarsi e dopo alcune resistenze, si è allontanata e non l'abbiamo più vista».
E non si tratta di un caso isolato: «Lo scorso mese» denuncia la titolare, Maria Ersilia De Angelis: «Hanno vandalizzato il gazebo davanti all'attività sanitaria con una scritta rossa il Covid non esiste. Ho provveduto a cambiare il rivestimento esterno anche per non spaventare i nostri clienti. Siamo davvero preoccupati per questi episodi che stanno diventando sempre più frequenti. Eppure, svolgiamo solo il nostro lavoro come abbiamo sempre fatto e sempre nell'interesse dei nostri pazienti».

 

I NUMERI

Le segnalazioni di farmacisti aggrediti si allargano a macchia di leopardo in tutti i quadranti della Capitale, dal Centro alla periferia. I numeri continuano a crescere e la media stimata nell'ultimo mese è di una ogni due giorni. «Con l'obbligo del pass vaccinale, le aggressioni dei No vax sono ormai all'ordine del giorno - conferma Claudia Passalacqua di Federfarma - secondo i dati raccolti, almeno una ogni due giorni. Siamo spaventati perché la situazione è tesa. Alcuni colleghi hanno attivato addirittura un servizio di sicurezza. Non c'è altra alternativa, almeno per il momento».

flaminia.savelli@ilmessaggero.it

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