Covid, inchiesta dell'Ordine dei medici di Roma: nel mirino «13 dottori no-vax e negazionisti»

Covid vaccino. L'infettivologo Andreoni: «Medici no vax? Meglio cambiare mestiere»
Covid vaccino. L'infettivologo Andreoni: «Medici no vax? Meglio cambiare mestiere»
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Lunedì 28 Dicembre 2020, 12:26 - Ultimo aggiornamento: 15:16

L'Ordine dei Medici del Lazio ha avviato un'inchiesta (come anticiapto dal Messaggero) verso 13 medici, per via delle loro posizioni negazioniste. A far scattare il procedimento disciplinare sono state alcune dichiarazioni rilasciate sui social e in Tv. In particolare, i 13 medici hanno sostenuto che il Covid «non esiste», oppure si tratta di una semplice influenza. In ogni caso, i vaccini in generale non servirebbero a niente. Secondo il presidente dell'Ordine dei medici del Lazio, Antonio Magi, per 10 dei 13 dottori coinvolti il procedimento si è già concluso. Mentre per i restanti 3 è ancora in corso.

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Il vaccino

Nel frattempo prosegue il dibattito a proposito del vaccino anti Covid, da poco arrivato anche in Italia. A questo proposito, almeno per quanto riguarda il personale sanitario, l'infettivologo Massimo Andreoni ha dichiarato: «La vaccinazione anticovid per gli operatori sanitari, sia nelle Rsa che negli ospedali, dovrebbe essere obbligatoria. È un dovere etico-professionale. Altrimenti, meglio cambiare mestiere», così Andreoni in un'intervista rilasciata a Il Messaggero.

Poi l'infettivologo ha proseguito: «Questa epidemia ci ha insegnato che sia negli ospedali che nelle Rsa sono stati spesso i sanitari a veicolare il Sars Cov 2. Com'è possibile che noi non facciamo entrare nemmeno i parenti e poi permettiamo ai sanitari di trasportare il virus? L'obbligatorietà è legata al lavoro che uno svolge. Nessuno è costretto a fare il medico, l'infermiere, il militare, il poliziotto. Per alcune persone è prevista la vaccinazione obbligatoria per il ruolo che si ricopre. Non è una privazione della libertà, è una regola. E si fonda sulla stessa ragione per cui sono stati resi obbligatori i vaccini per i ragazzini che devono andare a scuola: preservare la comunità».

 

L'obbligo

Per Andreoni, se il governo non ha previsto l'obbligo del vaccino anti coronavirus è perché «perché non c'è una forza politica sufficiente per prendere una decisione che sicuramente sarebbe poco gradita ad una grande fetta dell'elettorato». Un problema, secondo l'infettivologo, che è prima di tutto politico; e alla domanda che gli chiede se sia possibile un intervento da parte dell'Ordine dei medici, Andreoni risponde: «Sì, lo può dire anche l' ordine dei medici. Ma la questione si limiterebbe ad un problema etico e deontologico. Queste decisioni le deve prendere il governo». Questo perché gli operatori sanitari scettici «sono tantissimi. Almeno un terzo non si vaccinerà».

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