No Green pass a Roma, il Centro sotto assedio: vetrine rotte e fermi. «Aprite, ci lanciano di tutto»

Il corteo No Green pass non era autorizzato, danni a negozi e automobili: divelti segnali stradali, cassonetti rovesciati

No Green pass a Roma, il Centro sotto assedio: traffico impazzito, vetrine rotte e fermi
No Green pass a Roma, il Centro sotto assedio: traffico impazzito, vetrine rotte e fermi
di Camilla Mozzetti
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Domenica 10 Ottobre 2021, 00:20 - Ultimo aggiornamento: 10:52

«Apra, apra ci faccia entrare stanno lanciando di tutto». Sono da poco trascorse le 17 quando i manifestanti contro il Green pass da piazza del Popolo sono arrivati a via del Tritone. Una donna con il fidanzato chiede alla titolare di un negozio di abbigliamento di aprirgli la porta. Ha paura perché in strada l’aria è quasi irrespirabile a causa dei fumogeni lanciati dalla polizia per far arretrare i facinorosi mentre volano bottiglie, sassi, bastoni. La commerciante apre e la coppia da dietro il vetro tira un sospiro di sollievo.

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LA PAURA

«Ho l’attività dal 1989 e scene del genere non le ho mai viste qui, non ho mai visto un blindato della polizia bloccare il portone di Palazzo Chigi, fino a qui i disordini non erano mai arrivati».

Massimo Boldrini è il titolare della storica libreria Cicerone nel sottopasso di largo Chigi. «Scene come queste forse le ricordo nei primi anni Novanta quando in piazza scesero i minatori del Sulcis ma quello che sta accadendo è una follia». Una follia che lascia dietro di sé danni ancora da quantificare. Danni materiali e immateriali. Le attività commerciali del Centro hanno chiuso. Serrande sbarrate per paura e timore di essere assaliti. Qualcuno ci ha rimesso qualche vetrina come in via Sistina. In molti hanno visto andare in fumo una giornata di potenziali guadagni in un periodo in cui proprio le attività commerciali stavano riprendendo un po’ di ossigeno con la riduzione delle restrizioni indotte dalla pandemia.

Alle 21.38 in via del Corso un uomo ha aggredito un gruppo di fotografi armato di una pala raccolta in un cantiere stradale non distante, è stato poi braccato dalla polizia, mentre altri manifestanti hanno iniziato a lanciare contro le forze dell’ordine anche i sampietrini. Bombe carta, bottiglie, sassi, bastoni verranno lanciati per quasi tutto il pomeriggio. Le forze dell’ordine risponderanno con i fumogeni e gli idranti. Ci saranno anche dei feriti sia tra i manifestanti, colti da malori, sia tra gli agenti colpiti durante i tafferugli. In strada vengono danneggiati motorini e auto in sosta, diversi i cassonetti o i cestini porta rifiuti ribaltati. A fine serata si conteranno più di 15 persone identificate, tre i fermi. Anche il leader di Forza Nuova Giuliano Castellino sarà portato in Questura. Sbigottiti i commercianti, i turisti e i passanti.

 

Chi può si barrica dentro, chi ha le serrande le abbassa e chi invece può contare solo sulle vetrine spera che non vengano distrutte infrante. Da lì guardano il Centro di Roma soccombere a una violenza cieca. Le associazioni di categoria provano a far di conto sui danni che il settore ha ricevuto. Danni diretti e indiretti causati da una manifestazione non autorizzata, diventata tale dopo che il sit-in preavvisato per piazza del Popolo è stato infranto. E alla fine saranno centinaia di migliaia di euro andati in fumo per mancati guadagni o per i danni alle strutture. È il bilancio - ancora approssimativo - della Confesercenti. «I danni sono elevati non c’è dubbio - sentenzia Valter Giammaria, numero uno dell’associazione - sia dal punto di vista dei mancati ricavi perché le attività hanno di fatto chiuso a metà pomeriggio sia per quelle realtà che si troveranno a conteggiare danni materiali».

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«STOP AI CORTEI»

Ma così non si può continuare: «È una vergogna che ancora oggi nel 2021 - conclude Giammaria - si debba assistere a scene come queste, a manifestazioni e cortei non autorizzati che ingabbiano e violentano il centro storico, proprio ora per giunta che il settore si stava riprendendo. Lo abbiamo detto tante volte e continuiamo a ripeterlo adesso con maggiore forza: il Prefetto deve evitare situazioni del genere, basta con le manifestazioni nel centro non devono più essere possibili». Dello stesso parere il direttore della Confcommercio di Roma, Romolo Guasco: «La deriva che ha preso questa giornata - commenta - doveva da subito essere arginata e bloccata. Non si doveva permettere che quanto accaduto si verificasse davvero. È assurdo che ci siano manifestazioni contro una misura che sta facendo ripartire il Paese ma è anche chiaro il senso totale di smarrimento». 

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