Dimentica le chiavi di casa, si arrampica e cade: morto 31enne a Ladispoli

Dimentica le chiavi di casa, si arrampica e precipita: Ruben morto a 31 anni sotto agli occhi del fratello
Dimentica le chiavi di casa, si arrampica e precipita: Ruben morto a 31 anni sotto agli occhi del fratello
di Emanuele Rossi
3 Minuti di Lettura
Martedì 9 Luglio 2019, 11:54 - Ultimo aggiornamento: 14:06
Rimasto fuori di casa ha tentato di risalire dal balcone ma è caduto battendo violentemente la testa sotto gli occhi del fratello. Un volo di oltre tre metri che si è rivelato fatale per Ruben Iamundo, 31enne di Ladispoli. Proprio in via del Porto a Ladispoli si è consumata la tragedia nella notte tra domenica e lunedì. Il giovane ha provato con tutte le sue forze a lottare nel reparto di terapia intensiva del Policlinico Gemelli di Roma dove era stato trasportato con l'eliambulanza ma ieri è arrivata la triste notizia del suo decesso.

I FATTI
I familiari avrebbero dato il consenso per la donazione dei suoi organi affinché possa salvare delle vite umane. La dinamica ora è al vaglio dei carabinieri di Ladispoli coordinati dalla compagnia di Civitavecchia su disposizione della Procura della Repubblica della stessa città. I militari della stazione di via Livorno sono intervenuti sul posto nel quartiere residenziale Caere Vetus a non molta distanza dal municipio di piazza Falcone, una zona molto popolata.

Secondo una prima ricostruzione il giovane, un tecnico informatico impiegato nella Capitale, inizialmente si trovava nel proprio appartamento con la sua fidanzata quando improvvisamente per un litigio lei sarebbe andata via. Insomma, una normale discussione come tante tra coppie. Erano da poco passate le 2.30 di notte. Il 31enne però voleva raggiungere la donna ad ogni costo assieme al fratello più piccolo anche se poi Ruben avrebbe desistito decidendo di risalire in camera da letto per andare a dormire. La porta però si sarebbe chiusa con le chiavi rimaste dentro attaccate. Impossibile perciò entrare se non con l'intervento magari dei vigli del fuoco. A quel punto invece la decisione di scavalcare una recinzione prima, tentando successivamente un'ascesa molto, troppo complicata e cioè quella di raggiungere dal muretto i due balconi fino al terzo piano.

L'AZZARDO
Un rischio azzardato per il 31enne esperto di pc che avrebbe perso così l'equilibrio tentando di restare aggrappato al bordo della ringhiera al primo piano dell'edificio ma che è precipitato di schiena battendo la testa sul pavimento del complesso condominiale. Il fratello avrebbe cercato un salvataggio disperato evitando un impatto così duro a terra sfortunatamente senza alcun esito. Subito sono stati allertati i soccorsi del 118 considerata la gravità della situazione.

Il fratello ha cercato disperatamente di rianimarlo. I carabinieri lo avrebbero ascoltato assieme alla fidanzata e anche ad una vicina di casa. Tutti avrebbero dato la stessa versione dei fatti ribadendo in sostanza l'accidentalità della rovinosa caduta. Pochi dubbi quindi per gli inquirenti della procura civitavecchiese che a questo punto dovrebbero propendere per la tragica fatalità che poi è l'unica ipotesi realmente valutata sin dall'inizio. Molti amici e conoscenti del ladispolano informatico hanno espresso messaggi di vicinanza e affetto via social network.

«Non ci sono parole per quello che è successo. Condoglianze a tutta la famiglia», scrive Monica su Facebook. «Come si fa quello me devi spiega», è il commento di Mattia, un carissimo amico della vittima. «Sabato era rimasto a pranzo nel nostro locale, siamo addolorati per questa perdita», sostiene Gino. «Un ragazzo solare», confida un altro amico. Comunità scossa per un'assurda tragedia. Sotto choc per quanto avvenuto naturalmente anche il fratello e la sua fidanzata chiusi a Ladispoli nel loro profondo silenzio.
© RIPRODUZIONE RISERVATA