Coprifuoco, divieti e scuse di fantasia: «Vado dalla fidanzata», «non pensavo fosse così tardi»

Lockdown, divieti e scuse di fantasia: «Vado dalla fidanzata», «non pensavo fosse così tardi»
Lockdown, divieti e scuse di fantasia: «Vado dalla fidanzata», «non pensavo fosse così tardi»
di Flaminia Savelli
4 Minuti di Lettura
Lunedì 16 Novembre 2020, 08:39 - Ultimo aggiornamento: 12:24

Multe e agitazioni dal centro alla periferia della Capitale: i vigili ieri hanno sanzionato 20 locali per il mancato rispetto delle norme sanitarie anti Covid. Sono stati invece 11 i fermati per una manifestazione spontanea dei “no mask” a piazza Venezia. La maglia dei controlli è sempre più stretta anche intorno ai “furbetti del coprifuoco”. C’è chi ha attraversato la città nel cuore della notte per fare pace con la fidanzata. Chi voleva solo fare un giro in macchina: per tutti, scusa a parte, sabato notte è scattata la multa. In dieci sono stati sorpresi durante il blocco totale disposto dalla regione e che prevede il divieto di circolazione dalle 22 alle 5. Gli spostamenti infatti sono consentiti solo per «motivi urgenti o di lavoro e dovranno essere comprovati». E se la maggioranza dei romani, va detto, è disciplinato e rispetta le regole. Qualcuno, tenta ancora di aggirare il divieto.

Coprifuoco, a Roma chiude per crisi il ristorante di Prati “La Zanzara”: «Così non è possibile rimanere aperti»

Lazio, l'assessore D'Amato: «Ikea chiusa la domenica e Capodanno senza concerti in piazza»

IL COPRIFUOCO In via Trionfale, quadrante nord della capitale, all’una di notte è stato fermato un 25enne a bordo della sua Smart. Agli agenti, che chiedevano il motivo dell’uscita fuori orario ha risposto candidamente: «Ho litigato con la mia fidanzata, una brutta discussione e volevo fare pace. Non potevo aspettare». I vigili dopo aver ascoltato a lungo le confidenze del giovane hanno proceduto con la multa: «Si è scusato per l’infrazione - raccontano- per non aver rispettato il blocco. Ci ha detto che doveva risolvere al più presto la situazione, abbiamo capito la difficoltà però abbiamo l’obbligo di procedere». Ma se “al cuor non si comanda”, c’è stato anche chi stanco della forzata chiusura, è uscito per un giro in macchina. Così intorno all’una di notte in via di Porta Cavalleggeri,  ha risposto un 42enne residente in zona. «Avevo bisogno di prendere una boccata d’aria, di farmi un giro in macchina», ha replicato ai poliziotti mentre gli notificavano la sanzione. Ancora: a piazza di Porta Capena, all’Aventino, invece è finito un distratto guidatore. Che ai vigili ha risposto: «Non sapevo ci fosse coprifuoco, però in effetti avevo notato meno auto in circolazione». È stata poco convincente infine la ragazza che a Colli Albani intorno alle due del mattino ha replicato che stava rientrando a casa, a pochi metri dal posto di blocco. Ai pizzardoni è stato sufficienti un controllo per accertare che in realtà era residente all’Eur. A quel punto alla giovane non è rimasto altro che “confessare”: «Sono stata a cena da un amico e abbiamo fatto tardi».

Covid, lo spritz per merenda e a cena entro le sette: è il fuso orario da Dpcm

Coprifuoco Roma, il piano trasporti: stop metro alle 22, bus fino alle 24

LE MANIFESTAZIONI Si sono riaccese ieri pomeriggio a piazza Venezia le proteste dei negazionisti.

In 300, tutti “no mask”, si sono dati appuntamento per una manifestazione non autorizzata. Sono intervenuti gli agenti della polizia per sgomberare la piazza e disperdere la folla. I fermati dovranno ora rispondere di manifestazione non preavvisata e resistenza. Poco prima, un altro raduno autorizzato di Gilet Arancioni e ultras si era svolto a Bocca della Verità.

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA