Liceale romana vittima dei cyberbulli: «Tenta di nuovo il suicidio, la prima volta non è andato bene»

Liceale romana vittima dei cyberbulli: «Tenta di nuovo il suicidio, la prima volta non è andato bene»
Liceale romana vittima dei cyberbulli: «Tenta di nuovo il suicidio, la prima volta non è andato bene»
di Giuseppe Scarpa
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Domenica 14 Luglio 2019, 11:16 - Ultimo aggiornamento: 19:03

I compagni di scuola le davano un suggerimento: ucciditi. E Lucia, il nome è di fantasia, alunna di un liceo romano oppressa dalla prepotenza dei bulli, quel consiglio l'aveva perfino seguito. La madre l'aveva salvata. La 15enne aveva toccato il fondo. Ma purtroppo, come insegna questa storia, al peggio non c'è mai fine. I cyberbulli erano venuti a sapere che la liceale aveva tentato di togliersi la vita e per questo le inviavano messaggi anonimi invitandola a riprovarci: «Dille di tentare di nuovo il suicidio - avevano scritto ad un'amica della vittima - perché la prima volta non è andata bene. È ancora viva».

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LA VICENDA
Una condizione insopportabile. Lucia non riusciva più a gestire questa situazione. I messaggi che le inviavano attraverso Tellonym e Thiscrusch, programmi che permettono di inviare sms in incognito, erano devastanti. Per questo la madre, quando ha capito che Lucia stava scivolando verso il baratro l'ha portata dallo psicologo. Poi ha deciso di denunciare tutto alla procura dei minori con l'appoggio del Centro Nazionale contro il bullismo Bulli Stop e il loro legale, l'avvocato Eugenio Pini. I pm adesso hanno avviato una inchiesta per stalking e istigazione al suicidio. Il fascicolo ad oggi è a carico di ignoti. Spetterà alle forze dell'ordine dare un nome agli autori dei messaggi che, tra il 2018 e il febbraio del 2019, hanno perseguitato la ragazza.
SUI BANCHI
Sms che, dal tenore, fanno supporre che a scriverli siano stati alcuni compagni di scuola della studentessa. Uno dei tanti era stato pubblicato in un profilo Instagram (non ufficiale) e pubblico della scuola: «Dite a Lucia Rossi (il cognome è di fantasia, ndr) di uccidersi, grazie». L'obiettivo dei cyberbulli era quello di disintegrarla, isolarla. Per questo spedivano messaggi anche alle amiche: «Dì a Lucia di suicidarsi che tanto è talmente brutta e insopportabile che non troverà mai nessuno che la ami». E ancora, questa volta direttamente alla ragazza: «Seriamente, non capisci che sei solo un peso per tutti noi? Sei fottutamente inutile, suicidati e metti fine alla nostre sofferenze e alla tua stupida esistenza». Una crudeltà che non conosceva limiti. Soprattutto perché la ragazza, travolta da questa condizione, aveva perfino tentato di togliersela la vita. Una informazione di cui erano venuti a conoscenza i suoi carnefici e che non li aveva fatti desistere. Anzi. Avevano deciso di premere ancora di più sull'acceleratore: «Ti prego - messaggio inviato ad un amico della vittima - non uscire più con Lucia, parla con Grazia e dille che se volete stare insieme a Lucia deve levarsi dalle p...». Gli amici di Lucia, invece di isolarla le hanno detto tutto, hanno fatto gli screenshot delle conversazioni e hanno consegnato tutto ai genitori della ragazza. Inoltre si sono detti pronti a collaborare con gli investigatori per rintracciare i bulli. La speranza è che ad abbandonare la scuola, il prossimo anno, non debba essere Lucia. «È sempre un dato positivo - sottolinea Eugenio Pini, legale del Centro Nazionale contro il bullismo Bulli Stop - quando i ragazzi trovano la forza di raccontare e denunciare gli episodi di bullismo». 

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