G20 a Roma, il corteo di Biden tra i rifiuti. E Bolsonaro rifiuta il caffé

In ritardo le pulizie extra di Ama: l’auto del presidente Usa sfila accanto agli scarti. Molti romani restano a casa, l’analisi israeliana: spostamenti giù di oltre il 10%

G20 a Roma, il corteo di Biden tra i rifiuti. E Bolsonaro rifiuta il caffé
G20 a Roma, il corteo di Biden tra i rifiuti. E Bolsonaro rifiuta il caffé
di Lorenzo De Cicco
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Sabato 30 Ottobre 2021, 07:09 - Ultimo aggiornamento: 31 Ottobre, 00:00

Cecchini sui tetti e pizzardoni al bar, immagine in fondo rassicurante, stavolta, nella città che si blinda per il summit dei grandi della Terra. «Sai che c'è? Col G20 c'è pure meno traffico...», si rilassano due vigili davanti alla tazzina di Bombo, accanto alla Nuvola dell'Eur, diventato cittadella di questo G20 romano, vetrina della Grande bellezza. Alla vigilia, lo slalom tra le zone rosse, dal Centro a piazza Kennedy, riesce meglio del previsto: meno auto, pochi imbottigliamenti extra, qualche ingorgo intorno a Villa Taverna. Lo confermano anche i dati di Moovit, l'app israeliana che traccia gli spostamenti di 930 milioni di utenti in tutto il mondo: quelli «local», a Roma, sono diminuiti di oltre il 10% rispetto a venerdì della settimana passata. Effetto summit. Chi può, è rimasto in pantofole, a godersi dall'alto le auto blu sfrecciare sulle carreggiate quasi sgombre. Le 50 corazzatissime berline nere di Biden hanno fatto la spola tra il Vaticano e Palazzo Chigi. E chissà se Potus, dal finestrino oscurato, ha notato i mucchi di pattume che l'Ama non ha fatto in tempo a spostare dai marciapiedi, accanto ai bidoni stracolmi, per esempio a corso Vittorio. In Centro, gli squaletti dei netturbini si sono visti solo quando il presidente Usa era già passato. Troppo tardi, sarà per il prossimo summit. Altro piccolo incidente a stelle e strisce: un Ncc romeno ha tamponato l'auto di alcuni diplomatici Usa. Ma niente di grave.

 

Bolsonaro rifiuta il caffé


Il vertice vero inizia oggi (e prosegue domani). Ma già ieri la città ha avuto un antipasto, tra bilaterali, atterraggi, leader e consorti a spasso in Centro. Il presidente brasiliano Bolsonaro è sbucato a Fontana di Trevi. Polo verde, giubbino, relax da Dolce Vita. Gli hanno anche offerto un caffè, ma ha rifiutato: «Ci ha detto: grazie, ma preferisco quello brasiliano», raccontano Armando e Giuseppe, due camerieri del bar Trevi. Diniego patriottico-sovranista, ma col sorriso: «Si è anche fatto fare le foto». A proposito di antipasti: per i cortei, fronte caldo, ieri hanno sfilato gli studenti, ma erano pochi, un migliaio, una studentessa del Tasso lamentava: «Molti vengono solo per farsi la foto su Instagram e vanno via». Oggi c'è l'allerta black bloc.

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