Assembramenti e resse: arriva un nuovo capitolo ma non è escluso l'intervento di Prefettura e Regione. La festa a piazza del Popolo di mercoledì per i 94 anni della Roma rischia di accendere un nuovo focolaio ma più in generale quello che preoccupa oggi è l'atteggiamento irresponsabile (di pochi) che mina la sicurezza di tanti. L'assessore regionale alla Sanità Alessio D'Amato nel commentare i dati sull'andamento della pandemia - ieri in netto rialzo - è stato chiaro: «Le aggregazioni incontrollate sono benzina nel motore del virus» e dunque l'invito a «non abbassare la guardia, serve maggiore attenzione».
Perché un dato è certo: «Ci sarà un aumento inevitabile di contagi - prosegue D'Amato - ma non della complessità dei casi, la rete ospedaliera è scarica».
I DATI
Ieri nel Lazio i casi sono tornati a salire, la curva punta dritto a raggiungere il triste traguardo dei mille casi al giorno giacché i nuovi positivi scovati ieri erano 792: ben 176 in più sul giorno precedente mentre la Capitale registra una nuova impennata: 519 nuovi infetti rispetto ai 348 di mercoledì. Dati questi che pur di fronte a una pressione ospedaliera non preoccupante - il tasso dei ricoveri ordinari è al 2% (150 casi) e quella delle terapie intensive al 3% (29 degenti) - spronano il Lazio ad alzare il livello di guardia e la Prefettura a valutare l'adozione, congiuntamente alla Regione, di misure restrittive.
LA PREOCCUPAZIONE
Da Palazzo Valentini trapela la preoccupazione a cui seguiranno, se i contagi dovessero continuare a salire, provvedimenti di contenimento per quei pochi che di fatto stanno minando la sicurezza generale. Anche a fronte di quanto accaduto mercoledì in piazza del Popolo per i festeggiamenti del compleanno della Roma: partiti da 500 i tifosi e gli ultrà sono arrivati a un migliaio in un raduno di fatto non preavvisato alla Questura ma comunque gestito dalle forze dell'ordine che però non hanno potuto contenere l'eventuale diffusione del virus. La Digos è al lavoro per identificare gli artefici del raduno e anche coloro che hanno acceso i fumogeni tra le strade del Centro fino a Fontana di Trevi. Le indagini sono in corso e non appena arriveranno i nomi e i cognomi questi soggetti saranno denunciati in Procura e nei loro confronti verranno applicate idonee misure di prevenzione.
La Prefettura è pronta d'accordo con Regione, a valutare un piano di misure se il senso di irresponsabilità di pochi dovesse continuare a replicarsi, al fine di tutelare tutti coloro che stanno continuando ad adottare comportamenti virtuosi in un periodo in cui la pandemia è sotto attacco ma non è stata ancora sconfitta. L'ipotesi più credibile è che manifestazioni estemporanee potrebbero non essere più tollerate. Il Lazio sta marciando sulla campagna vaccinale. La Regione arriverà, l'8 agosto, al 70% della popolazione immunizzata con doppia dose. Ieri le somministrazioni dei vaccini hanno superato i 6,4 milioni ed il 62% degli adulti ha completato il ciclo vaccinale. Un dato, questo, che fa del Lazio, la prima Regione italiana per copertura degli over 60 con i richiami. Restano però i giovani. Per loro sempre il Lazio promette di aumentare l'offerta delle vaccinazioni, aprendo ad esempio un punto vaccinale dentro l'aeroporto di Fiumicino (Terminal 3) al fine di garantire la seconda dose a chi è in partenza o avviare il percorso contestualmente all'avvio delle vacanze.
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