Sotto le croci verdi lampeggianti delle farmacie, a Roma e nel Lazio, inizieranno a vaccinarsi dai 60 anni in giù. L’accordo tra la Regione e le rivendite sanitarie è quasi chiuso: si parte dalla fascia d’età che va dai 60 ai 55 anni. Tutti saranno vaccinati con Johnson & Johnson, l’ultimo antidoto al coronavirus autorizzato dall’Ema, il più comodo da gestire, essendo un mono-dose. È una scelta innanzitutto pratica: in questo modo le farmacie non dovranno occuparsi dei richiami. Una puntura e via. C’è un problema, il solito: l’incertezza sulle fiale in arrivo, il balletto sulle date di consegna da parte delle case farmaceutiche. E, in aggiunta, c’è il fatto che il siero J&J è contesissimo. Lo vogliono tutti: dalle Asl ai medici di famiglia, a cui infatti sarà riservata una fetta della torta.
Vaccini Lazio, dall'1 aprile prenotazioni per chi ha 66 e 67 anni: come fare e da che ora
Partenza il 20 aprile?
Quando si parte con i vaccini in farmacia? La prima data utile dovrebbe essere il 20 aprile: il 19 sono attese nei magazzini dei distretti sanitari romani le prime 50mila boccette col marchio di Johnson & Johnson.
La campagna
Così, ragiona D’Amato, «è complicato organizzare correttamente il sistema di prenotazioni che nel Lazio sta dimostrando di funzionare». Dalla mezzanotte di ieri possono riservare un appuntamento i 67-66enni. «Mi auguro che nelle prossime ore vengano dati ulteriori elementi di garanzia sulle forniture dei vaccini - conclude l’assessore - il tema oggi non sono i luoghi di somministrazione, ma esclusivamente le dosi». Il vaccino in farmacia si prenoterà sempre sul portale regionale (prenotavaccino-covid.regione.lazio.it), che sarà aggiornato con la lista delle rivendite. Hanno aderito già in 1.200, i corsi per formare i vaccinatori partiranno la prossima settimana. I farmacisti chiedono che la Regione allarghi presto la possibilità di prenotare agli under 50: «Va ampliato il target di riferimento - dice Claudia Passalacqua di Federfarma, presidente di Assifar Servizi srl - Solo in questo modo possiamo dare un contributo forte al programma vaccinale. Nella fascia tra i 50 e i 60 anni ci sono tanti professori e agenti delle forze dell’ordine già vaccinati».
Le rianimazioni
Gli ospedali intanto sono sempre più sotto pressione: si è arrivati a quota 3.415 letti occupati in tutta la regione. L’85% di quelli allestiti. Per questo l’unità di crisi Covid ieri ha attivato lo “scenario 4”. Chiedendo ai reparti di attrezzarsi soprattutto per la terapia sub-intensiva: ogni unità dovrà convertire il 10% dei posti ordinari per curare i malati gravi. L’ultimo bollettino dice che anche i contagi sono in aumento: 1.800 positivi, +207 in 24 ore.
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