Un'estate da dimenticare con spiagge poco affollate e tante case vacanze sfitte. Confermato il dato negativo emerso alla fine dello scorso mese di luglio. Un breve picco di presenze, registrato la settimana delle festività di Ferragosto, non permetterà di chiudere in positivo il bilancio della stagione turistica 2023. Solo poche settimane fa, in un primo servizio di cronaca, si era parlato di caro ombrellone e fuga dai lidi di Santa Severa e Santa Marinella, con un calo dei bagnanti certificato anche dal presidente Federbalneari Marco Maurelli che si attestava al 30 percento. A questo si deve aggiungere una diffusa contrazione dei consumi, che ha indotto i turisti a risparmiare su tutto e che si aggira intorno al 40 percento.
IL TREND
Un dato che, salvo rare eccezioni, si conferma anche per il mese di agosto, statisticamente quello di massimo affollamento per le due località di villeggiatura. Ed è già tempo di riflessioni tanto che, preoccupato per il trend in atto, ieri il sindaco Pietro Tidei ha annunciato che, a settembre, convocherà quelli che ha definito «gli Stati Generali del turismo».
Saranno riuniti a un tavolo tecnico tutti gli operatori commerciali e balneari, per affrontare anche il tema del rialzo delle tariffe per il noleggio di sdraio e ombrelloni che in alcuni casi, hanno sfiorato i 63 euro al giorno, mentre un abbonamento stagionale in prima fila ha toccato anche la cifra record di 4.000 euro. Aumenti, spesso incontrollati, hanno interessato anche il settore della ristorazione e persino delle pizzerie take away. Alcuni commercianti hanno già accolto con favore l'iniziativa del sindaco. Fari puntati poi sul rincaro, ingiustificato, dei canoni d'affitto, tanto più che la fine della pandemia ha, di nuovo, incentivato i viaggi all'estero, a tutto svantaggio del turismo di prossimità, che premiava le località a pochi chilometri dalla Capitale. Situazione sotto controllo a Santa Severa, dove il calo di presenze è stato minimo, mentre è andata molto peggio a Santa Marinella.
Contrariamente alle passate stagioni, confermano un po' tutti gli operatori immobiliari della zona, è venuto mancare il cosiddetto turismo medio alto.
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