David Guadagno, morto in monopattino sulla Colombo a Roma: «Lascia tre figli». La famiglia: «Vogliamo giustizia»

Ascensorista, era andato a trovare la madre in zona. Gli amici: "Era un padre eccezionale"

David Guadagno, morto in monopattino sulla Colombo: «Lascia tre figli, era un padre eccezionale»
David Guadagno, morto in monopattino sulla Colombo: «Lascia tre figli, era un padre eccezionale»
di Raffaella Troili
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Giovedì 2 Dicembre 2021, 08:14 - Ultimo aggiornamento: 21 Febbraio, 11:09

Garbatella piange un suo figlio, non si danno pace, stretti nel dolore i familiari tutti di David Guadagno, il 48enne travolto e ucciso sulla Colombo martedì pomeriggio: lui era su un monopattino quando è stato investito da un'auto guidata da una donna italiana di 58 anni, risultata negativa all'alcoltest. David, ascensorista, aveva tre figli e una nuova compagna. Era molto conosciuto alla Garbatella. Da lì tornava, era andato a trovare la madre, e stava rientrando nella vicina Tor Marancia, dove lo aspettava la compagna per fare la spesa.

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Sulla dinamica ci sono versioni contrastanti, anche da parte di testimoni, la polizia municipale precisa che comunque saranno le telecamere a dare una mano a ricostruire meglio questa ennesima tragedia della strada.

Sono le cugine Mara e Giorgia ad avere la forza di ricordare David Guadagno. «Siamo tutti qui riuniti, siamo una grande famiglia, molto unita - racconta Mara - è stata la compagna a scoprire quanto accaduto perché non lo vedeva rientrare, il telefonino squillava a vuoto, alla fine qualcuno deve averle risposto e lei si è precipitata sul luogo dell'incidente».

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All'incrocio tra via Cesare Federici e via Cristoforo Colombo. «Speriamo si faccia chiarezza e ci sia giustizia, mio cugino aveva compiuto gli anni pochi giorni fa, il 28 novembre, lascia un grande dolore dietro di sè. Gli altri non ce la fanno a parlare sono distrutti. Era tutto per tutti noi, chi ha una famiglia solida sulle spalle può capirlo: era un padre, un cugino, un fratello, un figlio. E un grande amico. Io da cugina, piango un fratello».


Le fa eco la sorella: «Era una delle persone più buone che conosco, un bravo lavoratore. È stato detto che stava sulle strisce pedonali e attraversava assieme ad altre persone. Siamo una famiglia molto unita e siamo distrutti, alla Garbatella ci conoscono tutti per la grande onestà. è triste sapere che una persona è morta sull'asfalto solo dopo cinque ore. Davi era sempre solare, soprattutto un padre eccezionale». In molti lo piangono anche sui social: «riposa in pace fratello mio», qualcuno se la prende con i «maledetti monopattini», altri esprimono solo dolore, «ciao amico mio».


LE VERIFICHE
La salma è stata trasferita nell'obitorio del Verano a disposizione dell'Autorità Giudiziaria, sequestrati i mezzi. A quanto pare David nel breve tragitto «di un semaforo» ripete la cugina, da Garbatella a Tor Marancia non indossava il casco (non obbligatorio per i maggiorenni), da chiarire anche se qualcuno sia passato con il rosso, i testimoni saranno ascoltati di nuovo. Di certo c'è solo una vita spezzata e una scia di grande dolore.
 

 

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