Roma, bancomat rubati ai turisti: così i ladri riciclano i soldi

I dati dei carabinieri: carte di credito usate per comprare i capi da rivendere

Roma, bancomat rubati ai turisti: così i ladri riciclano i soldi
di Camilla Mozzetti
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Lunedì 24 Ottobre 2022, 06:31

Le aree del Centro se le sono divise ed anche la tipologia del reato: i nord africani si dilettano per lo più a svaligiare i negozi, ai nomadi resta il primato del borseggio nelle metropolitane mentre i sud americani vanno matti per i furti nei ristoranti. È uno scenario multiforme eppure costante quello della delinquenza e della microcriminalità negli angoli del centro storico di Roma anche a fronte di un ritorno - in massa - dei turisti. E a decretarlo sono i dati dell'Arma dei carabinieri e le attività svolte nell'ultimo periodo al fine di contrastarne l'ascesa. Proprio il controllo del territorio da parte dei militari, i fermi e gli arresti che ne sono seguiti, permettono di cristallizzare i modus-operandi, i protagonisti e le vittime predilette che sono quasi sempre stranieri nonché consoli e personale di ambasciate mentre romani e italiani vengono attaccati a bordo dei mezzi pubblici, metro in primis.

Infermiera rubava bancomat ai pazienti in fin di vita o appena morti: poi spendeva (sotto i 25 euro senza pin)


I NUMERI
Dal primo agosto allo scorso 20 ottobre i carabinieri della compagnia Roma Centro massivamente impegnati nell'applicazione dei piani antifurto e antirapina nelle strade più gettonate e in quelle a maggior vocazione turistica, hanno arrestato 77 persone e denunciato altre 18.

A queste persone generalmente sono stati contestati rapine negli esercizi commerciali e a cittadini, furti davanti o dentro ai ristoranti, tra le auto e borseggi. Le tecniche usate dai malviventi sono le più disparate: si va dall'uso delle borse schermate con i fogli di allumino per mettere a segno i colpi dentro ai negozi e non far poi suonare gli allarmi all'uscita alla più classica distrazione dei clienti seduti al ristorante. Per quanto riguarda, invece, i borseggi nella metropolitana la prassi seguita è quella di usare donne in gravidanza o minori. Le prime, pure se fermate, evitano per lo stato in cui versano di trascorrere la notte in camera di sicurezza i secondi, per l'età, non sono imputabili. Così, il giorno dopo un po' come avviene alle giostre verrebbe da dire, altro giro, altra corsa.

 


L'IMPEGNO
«Quotidianamente - commenta il maggiore Roberto Martina, a capo della compagnia dei carabinieri Roma Centro - numerose pattuglie vengono dislocate sul territorio con una maggiore presenza nel Centro, dall'area intorno a piazza Barberini fino a Fontana di Trevi e Colosseo. I risultati giornalieri non mancano benché il fenomeno sia esteso e la soddisfazione più grande è che comunque molte persone vengono fermate e la refurtiva riconsegnata ai legittimi proprietari, tra cui i turisti, derubati anche dei documenti necessari per tornare a casa». In merito ai furti in generale molto spesso, hanno notato i carabinieri, il denaro o le carte di credito vengono subito utilizzate nei negozi (non boutique di lusso ma attività comunque legate a brand famosi) dove si acquistano capi e oggettistica da rivendere poi sottobanco. Altre volte il furto è diventato rapina per la reazione violenta dei malviventi o per il tentativo di difesa delle vittime e dei titolari delle attività commerciali che hanno provato a fermarli nell'attesa delle forze dell'ordine. Negli ultimi tre mesi sono state quattro le persone arrestate dai carabinieri per questa fattispecie. Infine i borseggi - ritenuti quelli numericamente più considerevoli - i militari hanno sventato 17 episodi, fermando i malviventi perlopiù in flagranza di reato. Trenta le persone arrestate entrate in azione sui bus e sui tram che coprono il centro o sui convogli della metropolitana.

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