La giornata più complessa di queste votazioni per il Presidente della Repubblica si è conclusa per noi grandi elettori del Pd con un’assemblea convocata dal nostro segretario nazionale Enrico Letta. Nell’incontro si è deciso che inizieremo a votare domani e che oggi sarà una giornata di dibattiti e di confronto. Lo scenario che si è aperto ieri, alla terza votazione, è molto complicato: al di là dello scrutinio (noi abbiamo votato ancora scheda bianca) ci sono state tutte prove di forza da parte dei partiti. Come quello di Fratelli d’Italia e della Meloni con i 114 di voti a Guido Crosetto, uno dei fondatori del FdI. Ma al di là di tutto continuo a sostenere che c’è dato politico enorme che si cela nell’Emiciclo, perché se ci dovesse essere un presidente votato a maggioranza, qualunque esso sia, il giorno dopo probabilmente non avremmo più un Governo.
Questa eventualità stanotte mi ha tenuto sveglio: a questo punto non si tratta più di chi sarà votato, ma come avverrà e cosa accadrà dopo. Siamo in un momento politico importantissimo: con l’emergenza sanitaria in atto, la crisi internazionale alle porte e quella energetica che sta dilaniando famiglie e imprese.
*capogruppo Pd consiglio regionale Marche
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