Zona bianca, quando tocca a Lazio e Lombardia? Coprifuoco alle 24 da domani, le regole

Zona bianca, quando tocca a Lazio e Lombardia? Coprifuoco alle 24 da domani, le regole
Zona bianca, quando tocca a Lazio e Lombardia? Coprifuoco alle 24 da domani, le regole
di Raffaele Alliegro
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Sabato 5 Giugno 2021, 17:20 - Ultimo aggiornamento: 6 Giugno, 15:53

Da lunedì prossimo, 7 giugno, il coprifuoco slitterà a mezzanotte. E due settimane dopo, dal 21 giugno, verrà definitivamente abolito. Queste due tappe sono previste per le regioni in zona gialla. Ma attenzione: in zona bianca il coprifuoco viene eliminato e nuove regioni già lunedì entreranno in questa che è la fascia più bassa di rischio. Si prevede inoltre che a partire dal 21 giugno tutta l'Italia sarà “bianca” con la temporanea eccezione della Valle d'Aosta. Per entrare in fascia bianca, infatti, una regione deve registrare meno di 50 casi di Covid ogni 100mila abitanti per tre settimane consecutive.

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Quattro regioni in zona bianca - Altre quattro regioni, dunque, lasceranno lunedì la zona gialla. Ovunque il Paese registra dati che potrebbero garantire l'accesso nella fascia di rischio più bassa e (viste le tre settimane necessarie per confermare i dati positivi) si prepara alla riapertura graduale in tutti i territori. Ma mentre il problema dei ristoranti sembra risolto, si annuncia la rivolta dei gestori delle discoteche, ancora chiusi e senza una data. Su questo il sindacato delle sale da ballo ha lanciato una sfida al governo: «Se entro il prossimo 21 giugno, con l'eliminazione definitiva del coprifuoco, il governo non si esprime anche per la nostra ripartenza, decideremo di riaprire indistintamente dal primo luglio». Qualche spiraglio arriva però dal sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, che fissa al prossimo mese l'obiettivo della ripresa dell'attività delle discoteche. Con il coprifuoco a mezzanotte da lunedì prossimo, i ristoratori restano invece in attesa della firma dell'ordinanza che eliminerà il limite sul numero di commensali nei ristoranti all'aperto in zona bianca e fisserà a un massimo di sei quello per i clienti che mangiano nei locali al chiuso.

L'accordo è stato già raggiunto e la firma del ministro della Salute Roberto Speranza potrebbe arrivare a breve.

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In tutto il Paese, intanto, è partito il conto alla rovescia sulle riaperture. In queste ore sono Abruzzo, Umbria, Liguria e Veneto a essere promosse in zona bianca, dove entreranno ufficialmente da lunedì (registrano infatti per la terza settimana consecutiva meno di 50 casi per 100mila abitanti). Si aggiungono a Friuli Venezia Giulia, Molise e Sardegna, che sono già in quest'area minima di rischio. Una tendenza che conferma le positive previsioni dei giorni scorsi. Dal 14 giugno potrebbe invece toccare a Lombardia, Lazio, Piemonte, Puglia, Emilia-Romagna e Provincia di Trento (che hanno già fatto registrare ottimi dati da questa settimana). Dovranno infine aspettare il 21 giugno Sicilia, Marche, Toscana, Provincia di Bolzano, Calabria, Basilicata e Campania. Ultima a entrare in zona bianca, sempre secondo le previsioni, sarà la Valle d'Aosta: presumibilmente il 28 giugno. In generale, l'indice Rt scende a 0,68 con un'incidenza a 32 casi per 100 mila abitanti mentre venerdì si contavano nelle precedenti 24 ore 73 morti per Covid. I nuovi contagi erano 2.557, con un tasso di positività all'1,1% e solo 200mila persone attualmente positive in Italia.

Con gli italiani che si avviano verso la normalità, gli unici a non esultare, almeno per il momento, sono quindi i gestori delle discoteche. «Sono disponibile a mettere a disposizione di ministri e tecnici decine di video dove già si balla nei bar o negli stabilimenti balneari, mentre invece il 30% delle nostre attività ha già chiuso definitivamente e un altro 30% rischia di aggiungersi ora», spiega Maurizio Pasca, il presidente del Silb, chiedendo «su che basi si decide che in piazza si può ballare e in un locale, con un numero contingentato e in piena sicurezza, non sia possibile». Anche le Regioni chiedono al governo di affrontare l'argomento nei prossimi giorni e il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, rassicura: «Personalmente mi auguro che già la prossima settimana sia calendarizzato un incontro con il governo, dobbiamo assolutamente lavorarci. Devono aprirle per poter ballare, non può esserci il limite del distanziamento, ma bisogna trovare un metodo che consideri capienza e tracciamento, magari permettendo l'entrata soltanto con il green pass».

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