Variante Delta, zona gialla per 5 regioni? Dal Veneto alla Campania ecco chi rischia

Variante Delta, zona gialla per 5 regioni? Dal Veneto alla Campania ecco chi rischia
Variante Delta, zona gialla per 5 regioni? Dal Veneto alla Campania ecco chi rischia
di Alberto Gentili
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Martedì 13 Luglio 2021, 16:09 - Ultimo aggiornamento: 19:53

L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) è stata chiara e impietosa: «Pagheremo cari i festeggiamenti degli europei di calcio nelle strade e nelle piazze». Quelli senza distanziamento e mascherine, con gli italiani travolti dalla voglia di fare festa per la vittoria degli Azzurri agli Europei di calcio e spinti dal desiderio (soprattutto i giovani) di prendersi margini di libertà dopo oltre un anno e mezzo di restrizioni.

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Variante Delta, rischio sopravvento

Di certo, la variante Delta sta prendendo il sopravvento e l’indice di positività è risalito sopra quota 1.

In più, a causa del suo alto indice di contagiosità, entro fine mese secondo l’igienista Fabrizio Pregliasco «triplicherà il numero dei positivi». Ed entro agosto, a sentire Sergio Abrignani, componente del Comitato tecnico scientifico (Cts), farà segnare circa «trentamila contagiati al giorno». Esattamente ciò che accade ora nel Regno Unito.

Variante Delta, i casi Sicilia, Abruzzo e Marche

L’impennata dei contagi rischia di riportare in “giallo” e dunque di far tornare l’obbligo della mascherina all’aperto, ben cinque Regioni. Quelle con l’indice di incidenza del contagio più alto in rapporto a 100 mila abitanti: Sicilia (22,7), Campania (20,2), Abruzzo (16,6), Veneto (15,6), Marche (15,2). Tutte le altre Regioni, al momento, stanno sotto quota quindici. Da notare che il passaggio da “bianco” a “giallo” scatta quando l’indice d’incidenza supera quota 50 contagi settimanali ogni 100 mila abitanti.

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Così le Regioni, visto che la diffusione dei vaccini limita il numero dei ricoveri in terapia intensiva e negli ospedali, cercano in queste ore di modificare i parametri per il passaggio di fascia. E stanno dando battaglia affinché si tenga conto del numero dei ricoveri, piuttosto che del numero dei nuovi positivi destinato a lievitare in maniera esponenziale a causa della variante Delta.

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Il governo, che con ogni probabilità prorogherà lo stato di emergenza in scadenza a fine mese, sta studiando contromisure. Tecnici e scienziati spingono affinché Mario Draghi segua il “modello Macron”: il presidente francese ieri ha annunciato che Oltralpe non si entra più in bar e ristoranti senza green pass. Ebbene, è probabile che il premier italiano ascolti gli esperti, allargando l’obbligo del “pass” anche per treni, cinema, teatri, oltre che nei locali pubblici, se la situazione dovesse ulteriormente peggiorare. E’ anche allo studio il ritorno dell’obbligo della mascherina all’aperto pure nelle Regioni bianche e la concessione del green pass solo con due dosi di vaccino (il tampone potrebbe non bastare più). Questo anche per convincere gli indecisi a sottoporsi alla campagna di immunizzazione.

 

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