Variante Delta, «il Green Pass non basta, viaggiate dopo due dosi»: allerta di Ciciliano (Cts)

Variante Delta, «il Green Pass non basta, viaggiate dopo due dosi»: allerta di Ciciliano (Cts)
Variante Delta, «il Green Pass non basta, viaggiate dopo due dosi»: allerta di Ciciliano (Cts)
di Mauro Evangelisti
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Domenica 27 Giugno 2021, 00:23 - Ultimo aggiornamento: 08:39

«Il Green pass è utile, ma non infallibile». Non partite se non avete completato il percorso vaccinale. Prima e seconda dose (o un’unica iniezione per Johnson & Johnson). «Spero che i giovani ascoltino questo appello - dice Fabio Ciciliano, componente del Comitato tecnico scientifico - sia per evitare la diffusione del virus sia perché rischiamo, tra poche settimane, di trovarci con centinaia di ragazzi bloccati all’estero poiché positivi». Fabio Ciciliano è nel Cts da inizio pandemia, medico, viene dalla Polizia di Stato, opera nella Protezione civile, e ormai ha imparato a riconoscere l’andamento della trasmissione di Sars-CoV-2, le illusioni che ci ha riservato la pandemia nelle varie occasioni in cui abbiamo pensato che tutto fosse finito. Nell’estate del Green pass, dobbiamo evitare di commettere gli stessi errori. «E vigilare. La variante Delta va tenuta sotto controllo».

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Dottor Ciciliano si potrà partire dall’Italia e viaggiare in tutta Europa con un semplice test antigenico. Non è rischioso dal punto di vista epidemiologico?
«Io ritengo che il Green pass sia importante, è stato giusto introdurlo e ci garantirà una estate più serena.

Tutto questo premesso, perché sia chiaro che è uno strumento utile ma non infallibile, un auspicio ce l’ho...».

Cosa vuole dire?
«Io spero decisamente che chi si mette in viaggio, soprattutto i ragazzi, lo faccia solo dopo avere concluso il percorso vaccinale, prima e seconda dose, visto che abbiamo capito che con la variante Delta la completa copertura è maggiormente efficace. I giovani italiani che viaggeranno in mezza Europa, dopo le limitazioni di questi mesi, tenderanno a socializzare, a frequentare i luoghi del divertimento, a incontrare coetanei provenienti da altri Paesi. Sia chiaro, è giusto che sia così, non possiamo condannare i ragazzi a restare chiusi in casa per sempre. Però il mio auspicio è che prima di partire, si vaccinino. Affidarsi al semplice test antigenico potrebbe essere una insidia».

Però con le regole attuali potremo ottenere il Green pass, che consente di viaggiare, anche con il semplice test antigenico negativo eseguito nelle ultime 48 ore o a 15 giorni dalla sola prima dose.
«Vero. Ma proviamo a pensare a cosa potrebbe succedere a luglio e agosto a molti ragazzi che magari decidono di trascorrere le vacanze in Spagna, in Grecia, a Malta, e non si sono vaccinati. Alla vigilia della partenza, un giovane per ottenere il Green pass si sottopone al test antigenico almeno 48 ore prima; per i successivi spostamenti dovrà di nuovo eseguire il tampone. Mettiamo che, nelle due settimane in vacanza a Ibiza o a Corfù, sfortunatamente sia venuto a contatto con un coetaneo positivo. Dal test necessario per avere luce verde con il Green pass, prima di salire sull’aereo che lo deve riportare in Italia, anche lui risulta contagiato. A quel punto, deve restare nel luogo della vacanza, per chissà quanti giorni, in attesa di negativizzarsi. Rischiamo presto di trovarci con centinaia di ragazzi italiani bloccati in Spagna, in Grecia, a Malta, perché sono positivi e non possono rientrare. Se invece un ragazzo si vaccina prima di partire, tutto questo può essere dimenticato».

E soprattutto eviterà di tornare in Italia positivo, con il rischio di contagiare un proprio familiare.
«Ciò che è avvenuto in questi giorni in Spagna, a Maiorca, con 600 studenti contagiati in vacanza, ci deve fare riflettere, ricordare che il virus è ancora presente e in ferie ci sono molte occasioni in cui possiamo contagiarci. Non è ovviamente un discorso rivolto solo ai giovani, ma a tutti. Teniamo conto di un altro fattore: in alcune località molto amate dagli italiani, potranno viaggiare anche i cittadini britannici. Il timore che possa essere l’occasione per fare circolare la variante Delta, molto diffusa nel Regno Unito, esiste. Ricapitolando: sacrosante le vacanze, il divertimento, i viaggi, però continuiamo a essere prudenti, a usare precauzioni. E soprattutto vacciniamoci prima».

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