Spostamenti tra regioni prima del 21 dicembre, cosa c'è da sapere (ecco chi cambierà colore)

Spostamenti tra regioni prima del 21 dicembre, cosa c'è da sapere (ecco chi cambierà colore)
Spostamenti tra regioni prima del 21 dicembre, cosa c'è da sapere (ecco chi cambierà colore)
di Diodato Pirone
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Venerdì 4 Dicembre 2020, 12:03 - Ultimo aggiornamento: 15:55

Per spostarsi fuori dalla propria regione fino al 21 dicembre è fondamentale conoscere in quale fascia (rossa, arancione o gialla) è collocata la propria regione. La regola di base è semplicissima: ci si può spostare liberamente (fra le 5 e le 22) fra le Regioni di fascia gialla, mentre non si può uscire (né entrare) da quelle arancione e rosse. Le eccezioni sono quelle solite: lavoro, salute, necessità improrogabili. In questo caso bisogna avere con sé il modulo dell'autocertificazione e fornire alle forze dell'ordine spiegazioni plausibili pena multa da 400 euro.

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La mappa delle regioni

Qual è la situazione attuale delle Regioni? Al momento quelle gialle sono sette: Lazio, Molise, Sicilia, Sardegna, Liguria, Veneto e Provincia di Trento.

Nei prossimi giorni è previsto che diventino gialle (se l'epidemia continuerà a mordere di meno) anche Piemonte, Lombardia, Emilia, Friuli, Marche, Puglia, Basilicata e Calabria. 

Successivamente (probabilmente il 18 dicembre) anche Toscana, Campania, Valle d'Aosta e Provincia di Bolzano dovrebbero rientrare in fascia gialla. Questi passaggi saranno scadenzati da ordinanze del ministero della Salute.

In soldoni questo significa che, sia pure con scadenze diverse e sempre ammesso che l'epidemia morda di meno, tutti gli italiani potranno spostarsi liberamente  prima del 21 dicembre quando invece non si potrà più circolare fra le varie Regioni fino al 6 gennaio compreso, sempre con le eccezioni note.

E' importante sottolineare che chi abita in una Regione gialla può anche attraversare una regione in fascia rossa o in fascia arancione per recarsi in un’altra gialla. Il Dpcm infatti dice che il transito è consentito «qualora necessario a raggiungere ulteriori territori non soggetti a restrizioni negli spostamenti».

Il rischio terza ondata del virus

Qual è il senso di tutta l'operazione? Filtrare gli spostamenti in particolare verso le seconde case magari per chi può lavorare in smart working ma senza impedirli del tutto se le condizioni dell'epidemia lo consentono. Lo stop "duro" scatterà nel periodo natalizio solo per evitare il "tana liberi tutti" che sarebbe fatalmente coinciso con i cenoni e che senza alcun dubbio (basta vede l'esplosione di contagio in America dopo i recenti festeggiamenti del giorno del Ringraziamento) avrebbero determinato una terza ondata che non è affatto scongiurata.

Ancora una volta gli italiani sono chiamati a ricorrere sopra ogni cosa al buon senso personale. In particolare chi ha la fortuna di avere dei nonni nella propria cerchia familiare deve proteggerli riducendo al minimo indispensabile i contatti sociali sempre, anche a Natale. Questa è la sostanza delle disposizioni, il resto sono formalità.

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