Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha parlato della riapertura delle scuole a "Che tempo che fa" su Rai3: «Noi vogliamo fare tutto il possibile perché questa ripartenza ci accompagni fino al mese di giugno. Nel frattempo è stato fatto un lavoro e abbiamo dato come input priorità assoluta alle aziende sanitarie per la politica dei testing nelle scuole. Tutti i dati che abbiamo ci dicono che dentro le aule non ci sono problematicità emergenziali, il punto è la quantità di movimenti che si sviluppa intorno alla scuola. Noi siamo consapevoli che c'è un elemento di rischio in questa scelta, però a due mesi dalla fine della scuola noi abbiamo fatto una scelta, quel piccolo tesoretto che abbiamo accumulato grazie alle misure su questo mese lo mettiamo sulla scuola, dando il segnale che la scuola è l'architrave del nostro Paese».
Lazio, Veneto, Marche e Molise sperano nella zona gialla: riaperture, settimana chiave
"Siamo fiduciosi di poter arrivare alla fine dell'anno scolastico, per poi accelerare ancora con le vaccinazioni e riprendere a settembre con ancora più sicurezza."@robersperanza a #CTCF pic.twitter.com/1Rlw1yTjsv
— Che Tempo Che Fa (@chetempochefa) April 11, 2021
«Il Governo ha deciso di spendere questo tesoretto tutto sulla scuola, per provare ad avere questi due mesi in presenza e permettere ai nostri ragazzi, figli di poter riassaporare il piacere di ricominciare ad andare a scuola», aveva premesso il ministro.
«Riaperture graduali, non possiamo bruciare le tappe»
«Possiamo provare ora con molta accortezza e con molta cautela a capire come gestiamo una fase in cui le misure producono gli effetti e la vaccinazione sale.
«Vaccini, no al tutti contro tutti in Europa»
«Si è deciso di acquistare i vaccini insieme in Europa e comprarli insieme è un'idea giusta. Non possiamo fare il tutti contro tutti in Europa. Ovvio che stiamo pagando un prezzo, è una verità con cui dobbiamo fare i conti ma non possiamo fare il tutti contro tutti. Nelle prossime settimane ci saranno altre gare e occorrerà correggere con piglio questo errori». Così il ministro della Salute, Roberto Speranza, su una domanda in merito ai contratti con le aziende produttrici di vaccini e alla carenza di arrivi rispetto alle aspettative in questa prima fase della campagna vaccinale.
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