Recovery, reclutamento tecnici: stop concorsi, sì a una piattaforma per inviare cv

Recovery, reclutamento tecnici: stop concorsi, sì a una piattaforma per inviare cv
Recovery, reclutamento tecnici: stop concorsi, sì a una piattaforma per inviare cv
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Lunedì 17 Maggio 2021, 20:42 - Ultimo aggiornamento: 18 Maggio, 18:26

La novità la anticipa il ministro Renato Brunetta su Twitter. Per reclutare i tanti tecnici che servono per il Recovery plan ci sarà un confronto tra i curriculum su una grande piattaforma online e chiamata diretta. Veloce, senza passare dalle lungaggini del concorso. È il modello «Linkedin» che ha in mente il ministro Renato Brunetta per garantire l'immissione rapida - e a tempo - nella P.a. dei «migliori» professionisti che dovranno aiutare le amministrazioni a realizzare i progetti del Recovery Plan.

E questa è solo una delle novità in arrivo per l'attuazione del piano da 200 miliardi che, per partire, aspetta il «vero» decreto Recovery, cioè quello sulle semplificazioni.

Brunetta vorrebbe che le nuove regole per autorizzazioni e appalti arrivassero già questa settimana, «mercoledì o giovedì». Ma il maxi-pacchetto di norme per tagliare i tempi della burocrazia coinvolge quasi tutti i ministeri e ancora ci sarebbe bisogno di approfondimenti per chiudere le intese e portare il testo in Consiglio dei ministri.

Mercoledì potrebbe esserci dunque solo un primo giro di tavolo, come sollecitato proprio dal titolare della P.a. Mentre la Camera si appresta a votare la fiducia per chiudere l'esame del decreto Sostegni 1, infatti, il Consiglio dei ministri sarà impegnato con l'atteso decreto Sostegni bis, che dovrà distribuire poco meno di 40 miliardi a imprese e famiglie colpite dai danni di oltre un anno di pandemia.

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A rallentare il percorso di questo decreto la scelta di inserire anche un pacchetto "salva-lavoro" oltre ai contributi a fondo perduto e alle garanzie per la liquidità per consentire alle attività economiche di superare il periodo di transizione e agganciare la ripresa post-Covid. Bisogna ragionare «settore per settore», ha spiegato il ministro del Lavoro Andrea Orlando rispondendo indirettamente ai sindacati che chiedono una ulteriore proroga del blocco dei licenziamenti, e si sta costruendo «una sorta di cassetta degli attrezzi» per accompagnare le ristrutturazioni «attraverso il dialogo sociale».

Sulle misure proposte dal ministro Orlando - dal contratto di espansione agli sgravi per chi fa rientrare i lavoratori dalla Cig fino al contratto di rioccupazione - sarebbero ancora in corso le ultime valutazioni tecniche e i calcoli per le coperture. Un tema, quest'ultimo, su cui il governo è inciampato con il decreto che istituisce il Fondone extra-Recovery: come hanno osservato i tecnici del Senato chiedendo un chiarimento, infatti, nel provvedimento le cifre non sono allineate e si creerebbe un buco da 50 milioni.

Certo, si tratta di una cifra ridotta rispetto alla portata del fondo da oltre 30 miliardi - che peraltro finirà sotto la lente Ue che controllerà che si raggiungano «livelli elevati di spesa» - ma il governo nelle prossime settimane dovrebbe intervenire per correggere l'errore e garantire la piena copertura delle 30 voci di investimento che viaggeranno in parallelo al Recovery.

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L'assunzione delle figure tecniche necessarie ad attuare i progetti previsti dal Pnrr avverrà scegliendo i curricula su un portale speciale, una sorta di Linkedin italiano, ha spiegato intanto il ministro Brunetta: in sostanza le amministrazioni sceglieranno la persona più adatta a seguire il singolo progetto non attraverso un concorso ma leggendo i curricula e impegnandosi direttamente con un contratto di tre anni più due.

E il nuovo sistema sfrutterà anche meccanismi di intelligenza artificiale su piattaforme fornite proprio dagli ordini professionali con cui è stato chiuso un accordo quadro. E chi avrà bisogna di specifiche figure professionali - nelle schede del Recovery si parla di ingegneri, architetti, statistici ma anche di data scientist, manager dell'energia e UX Designer, ovvero creatori di app e siti web che rispondano ai reali bisogni degli utenti - potrà sceglierle direttamente dal portale, «con tempi immediati» e, assicura Brunetta, «remunerazioni all'altezza della specializzazione».

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