Nuovo Dpcm, tutte le misure del governo: coprifuoco alle 22, è strappo con la Lega

Nuovo Dpcm, sì del governo alle misure: coprifuoco alle 22, è strappo con la Lega
Nuovo Dpcm, sì del governo alle misure: coprifuoco alle 22, è strappo con la Lega
di Lorena Loiacono e Diodato Pirone
6 Minuti di Lettura
Giovedì 22 Aprile 2021, 00:23 - Ultimo aggiornamento: 16:46

Prima riunione agitatissima del consiglio dei ministri presieduto da Mario Draghi. La maggioranza si è spaccata su un punto che condiziona non poco la ripresa delle attività economiche e la vita privata di milioni di cittadini come lo spostamento dalle 22 alle 23 dell’orario di avvio del coprifuoco. Una richiesta intorno alla quale nei giorni scorsi la Lega di Matteo Salvini ha costruito una nuova spinta verso le riaperture.

Governatori e sindaci tutti sulla stessa posizione.

Tanto che nelle ore precedenti in Cdm era sembrata ormai cosa fatta. Invece, a sorpresa, il dietrofront voluto dallo stesso presidente del Consiglio: il coprifuoco resta fissato tra le 22 e le 5, poi in base ai contagi si potrà decidere di modificarlo da giugno o anche prima. Di qui la decisione della Lega di astenersi in Cdm e, successivamente, in Parlamento. 

Nuovo Dpcm, ​dagli spostamenti ai ristoranti e allo sport: ecco tutte le misure dal 26 aprile

Sul piano tecnico cambia poco, dal 26 si riaprirà gradualmente, ma su quello politico il segnale è fortissimo perché si tratta della prima vera incrinatura della fase di unità nazionale costruita intorno alla figura di Draghi. Salvini per tutta la giornata di ieri si è speso a favore dello spostamento del coprifuoco. Ha ottenuto anche l’approvazione della conferenza delle Regioni presieduta dal leghista Massimiliano Fedriga, e l’appoggio di Forza Italia e di Italia Viva. Opposte le reazioni di Pd e M5S. «E’ un atteggiamento irresponsabile che mette in difficoltà il premier e che risponde solo alla necessità di fronteggiare in qualche modo la concorrenza interna fra le forze di centro-destra», hanno fatto sapere dal Nazzareno.

I pentastellati invece puntano il dito sulla «inaffidabilità» di Salvini con un chiaro riferimento alla fine del governo Conte/1. A nulla è valsa anche l’offerta del premier di fissare alla metà di maggio una sorta di verifica degli effetti del decreto. Con il chiaro obiettivo di accelerare il programma delle riaperture se i dati della pandemia non dovessero peggiorare in modo drammatico nelle prossime due o tre settimane anche di fronte ad una campagna vaccinale che finalmente sta dando qualche evidenza. Ma ecco, punto per punto, cosa prevede il decreto.

DAL 26 APRILE

Spostamenti tra Regioni

Dal 26 aprile ci si può spostare liberamente fra le regioni gialle. Chi è munito di certificato verde (che potrà essere rilasciato a chi è stato vaccinato con due dosi oppure ha fatto un tampone molecolare negativo o, ancora, è stato malato di Covid e si è immunizzato) potrà spostarsi da una Regione all’altra anche se si tratta di zone rosse o arancioni. Il pass deve essere rilasciato dalla struttura che fa il vaccino, il tampone oppure da chi ha verificato la guarigione da Covid. Da giugno questa certificazione potrebbe essere perfezionata in versione digitale, sulla scia del Green pass europeo. Sul certificato, già cartaceo dal 26 aprile, potrebbe quindi essere inserito un QR code, ma al progetto si sta ancora lavorando.

Visite agli amici

Sempre dal 26 aprile e fino al 15 giugno, in fascia gialla e arancione (in quest’ultima solo nel proprio comune), è possibile andare a trovare amici o parenti in una abitazione privata (diversa dalla propria) in 4 persone adulte al posto di 2. I minori possono accompagnare gli adulti.

Scuola e Università

Superiori: dal 26 aprile e fino alla fine dell’anno scolastico si torna in classe anche nelle scuole superiori (licei e istituti tecnici). La presenza è garantita in zona rossa da un minimo del 50% ad un massimo del 75% degli alunni iscritti. In zona gialla e arancione la percentuale minima di studenti che dovranno frequentare sale dal 60 al 70% e si può arrivare al 100%.
Università: sempre da lunedì prossimo e fino al 31 luglio nelle zone gialle e arancioni le attività si svolgono prioritariamente in presenza. Nelle zone rosse si raccomanda di favorire in particolare la presenza degli studenti del primo anno.

Calcetto

In zona gialla è possibile ricominciare a giocare ma gli spogliatoi restano off limits.

Ristorazione

E ancora dal 26 aprile in zona gialla riaprono i battenti i ristoranti anche a cena, ma unicamente all’aperto. In zona arancione sarà mantenuta la sola possibilità di asporto, così come in quella rossa.

Spettacoli e musei

Riaprono al pubblico in zona gialla musei, cinema, teatri, sale concerto, live club. È necessario che ci siano posti a sedere preassegnati e una distanza di un metro l’uno dall’altro. La capienza massima consentita è del 50% di quella massima autorizzata e comunque non superiore a 500 spettatori al chiuso e 1000 all’aperto. In relazione all’andamento dei dati della pandemia alle caratteristiche dei siti che ospitano gli spettacoli, si potrà autorizzare la presenza anche di un numero maggiore di spettatori all’aperto, nel rispetto delle indicazioni del Cts e delle linee guida.

DAL 15 MAGGIO

Riaprono le piscine all’aperto e anche gli impianti balneari sempre nel rispetto del distanziamento e delle regole anti-Covid.

DAL PRIMO GIUGNO

Manifestazioni sportive

Da giugno in zona gialla sono aperte al pubblico anche le manifestazioni e gli eventi sportivi di livello agonistico riconosciuti di preminente interesse nazionale con provvedimento del Coni e del Comitato paralimpico. La capienza consentita è del 25% di quella massima autorizzata e comunque non superiore a 1000 spettatori per gli impianti all’aperto e 500 per quelli al chiuso. Per eventi di particolare rilevanza e tenuto conto delle caratteristiche dei siti è possibile autorizzare la presenza di un numero maggiore di spettatori. Sarà possibile inoltre, anche prima del 1° giugno, autorizzare lo svolgimento di eventi sportivi di particolare rilevanza. E’ assai probabile dunque che la deroga scatti per gli Internazionali di Tennis di Roma in programma dal 9 al 16 maggio e la finale di Coppa Italia fra Atalanta e Juventus prevista a Reggio Emilia il 19 maggio.

Palestre

Dal 1° giugno in zona gialla riaprono le palestre con tutte le limitazioni (distanza di due metri) previste dalla normativa anti-Covid.

DAL 15 GIUGNO

Sarà possibile riprendere l’attività fieristica a tutti i livelli, compreso quello di manifestazioni di carattere internazionale.

DAL 1 LUGLIO

Via libera a convegni e congressi. E potranno ricominciare a lavorare anche centri termali, parchi tematici e di divertimento. Ok anche alle attività dedicate al benessere all’interno dei centri termali (questi ultimi invece sono sempre aperti per le cure).
 

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