Mattarella e il discorso di fine anno: unità e fiducia nella scienza, ecco l’appello del Colle agli italiani

Mattarella e il discorso di fine anno: unità e fiducia nella scienza, ecco l’appello del Colle agli italiani
Mattarella e il discorso di fine anno: unità e fiducia nella scienza, ecco l’appello del Colle agli italiani
di Marco Conti
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Giovedì 31 Dicembre 2020, 00:03 - Ultimo aggiornamento: 09:22

Nell’anno orribile della pandemia e degli ottantamila morti, il filo che ha sinora legato molti degli interventi pubblici del presidente della Repubblica Sergio Mattarella sta nella capacità del Paese di sopportare e reagire unendo il senso di responsabilità all’orgoglio. Dovuto omaggio a chi è caduto, o lotta ancora contro la pandemia, e sguardo al futuro. E anche nel discorso di questa sera, in diretta tv, Mattarella saluterà gli italiani provando ad alimentare la fiducia e la speranza, indicando esempi concreti di come il Paese possa uscire dall’emergenza continuando a “puntare” su quello straordinario consesso internazionale e quell’unione di popoli che si chiama Europa.

Nei 36 eroi del quotidiano premiati ieri l’altro dal Capo dello Stato c’è parte di quell’Italia migliore che reagisce e non solo sul fronte della lotta al Covid. Stasera Mattarella “sommerà” gli eroi della pandemia, già più volte ringraziati, a coloro che, nel silenzio, offrono il loro impegno e riscattano quell’orgoglio nazionale talvolta impercepito. Ma se i medici e gli infermieri sono stati, e lo saranno ancora per molto, punti di riferimento per affrontare l’emergenza sanitaria, l’anno che si apre ha bisogno di nuovi eroi per affrontare l’emergenza economica e affrontare le sfide della ripartenza. Il vaccino che l’Italia e l’Europa tutta ha a disposizione, diventa per Mattarella il primo segnale di fiducia e di solidarietà.

Fiducia nel vaccino, significa per il capo dello Stato, fiducia nella scienza, che in così poco tempo ha trovato soluzioni, accettando senza riserve di immunizzarsi per se stessi e per non danneggiare gli altri.

Con lo stesso spirito costruttivo, più volte sottolineato e lodato, attraverso il quale gli italiani hanno affrontato la prima e la seconda ondata di virus, per il Capo dello Stato si deve affrontare - uniti e coesi - le sfide difficili della ripartenza. E qui il discorso potrebbe riprendere non solo il tema dell’Europa solidale che ha saputo mettere rapidamente da parte la cultura degli zero-virgola, per prodursi in un slancio che il nostro Paese non deve tradire utilizzando male le risorse del Next Generation Eu. Uno sforzo gigantesco all’altezza dello spirito dei padri fondatori e di quei valori di un cattolicesimo democratico che hanno sempre permeato l’azione di Mattarella. Europa che, seppur in un momento tragico come quello pandemico, ritrova il senso di quel «destino comune» talvolta offuscato. Ai comuni cittadini si rivolgerà stasera Mattarella per raccontare l’anno che si chiude anche se qualche minuto non potrà non essere speso sulla situazione politica e sul fondamentale contributo che governo, Parlamento e opposizioni possono e devono dare per il bene comune. 

La contrapposizione interna alla maggioranza di questi giorni, che fa da sottofondo alla pandemia e che rischia di rallentare l’uscita dall’emergenza, rischia di non essere compresa fuori dai Palazzi. Mattarella non offre soluzioni ed è ben consapevole delle sue prerogative. Così come dei rischi che corre il Paese qualora dovesse aprirsi una crisi di governo al buio. Qualora ciò dovesse accadere, magari per il precipitare degli eventi anche oltre le intenzioni delle forze politiche, il ritorno del Paese alle urne, per il Capo dello Stato, non sarebbe compreso visto che sono appena iniziate le vaccinazioni.

Cautela e richiamo al senso di responsabilità delle forze politiche anche perché, secondo Mattarella, in questa legislatura sono state già sperimentate tutte le formule possibili per assicurare al Paese un governo.
 

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