Mascherine all’aperto, anche Roma si adegua: giro di vite nelle città

Appello del prefetto: Gualtieri firmerà l’ordinanza per le festività natalizie

Mascherine all aperto, giro di vite nelle città. Anche Roma si adegua
Mascherine all’aperto, giro di vite nelle città. Anche Roma si adegua
di Francesco Malfetano
4 Minuti di Lettura
Giovedì 25 Novembre 2021, 22:00 - Ultimo aggiornamento: 26 Novembre, 09:47

In principio è stato Vincenzo De Luca in Campania. Poi la Sicilia di Nello Musumeci e infine una lunga lista di città e sindaci: Milano, Venezia, Bologna, Padova, Bergamo e Aosta. Un elenco a cui è pronta a iscriversi la Capitale. Anche a Roma infatti, dalla prossima settimana con ogni probabilità verrà introdotto l’obbligo di indossare la mascherina all’aperto fino alla fine delle feste natalizie. Una riflessione imposta, al netto del sostanziale mantenimento della zona bianca in tutto il Paese, dalla costante crescita dei contagi a cui stiamo assistendo. Ieri ad esempio i nuovi casi registrati nella Penisola sono stati 13.672, 3mila in più di 7 giorni fa e 5mila in più delle due settimane precedenti. E un tasso di positività passato dall’1,4 per cento dell’11 novembre, al 2,1 per cento di ieri. 

Proprio per questo, in vista delle feste e del prevedibile maggiore afflusso di persone verso il centro città e le vie dello shopping, l’ipotesi di imporre la mascherina obbligatoria anche all’aperto è finita sul tavolo del sindaco Roberto Gualtieri (pronto ad accoglierla la prossima settimana) a cui ieri non a caso il Comitato per ordine e sicurezza ha destinato una forte raccomandazione ad intervenire in tal senso, al pari di tutti i sindaci dell’area metropolitana di Roma.

A spingercela anche l’assessore alla Salute della Regione Lazio Alessio D’Amato.

«Lo sto consigliando fortemente ai sindaci delle città più grandi - spiega - ma devono decidere loro. Noi non interverremo come Regione perché altrimenti non potremmo differenziare la misura sul territorio». E un piccolo centro della provincia di Frosinone non può certamente essere paragonato alla Capitale durante lo shopping natalizio. Discorso identico anche per la Toscana. Eugenio Giani ha già fatto sapere che non imporrà misure aggiuntive, e intanto il sindaco di Firenze Dario Nardella studia a blindarsi, almeno per quanto riguarda le strade più frequentate della città. «Potremmo orientarci verso l’obbligo» ha infatti spiegato ieri. 

GLI ALTRI SINDACI

Intanto, molti sindaci si sono già mossi, in alcuni casi affiancando alla mascherina anche l’ingresso contingentato a centri cittadini e mercatini di Natale. Così a Milano Beppe Sala ha appena firmato l’ordinanza che da domani fino al 31 dicembre impone il dispositivo di protezione individuale a tutti coloro che passeranno per il centro. A Bolzano, invece, per accedere al tradizionale mercatino di Natale che aprirà domani sarà necessario un “braccialetto Green pass”. Come nei campeggi e nelle discoteche andrà indossato al polso e cambia colore ogni giorno.

IL FRIULI

Il caso più eclatante però resta il Friuli-Venezia Giulia. Consapevole già da una settimana che la Regione è destinata a finire in zona gialla da lunedì prossimo (sfora tutte e tre le soglie, con un’incidenza a 193 casi ogni 100mila abitanti, posti letto in terapia intensiva occupati al 16 per cento e nei reparti ordinari al 19 per cento, ma per la certezza bisognerà attendere l’ordinanza del ministro Roberto Speranza in arrivo oggi), il presidente leghista Massimiliano Fedriga ha deciso di anticipare tutti e imporre una stretta ancora più dura di quella che avrebbe previsto il solo passaggio di colore. Dal 29 novembre infatti, in Friuli saranno già in vigore le disposizioni contenute nel nuovo decreto anti-Covid, che scatteranno in tutta Italia il prossimo 6 dicembre. Un intervento utile ad evitare nuova confusione tra i cittadini che quindi saranno i primi a dover rispettare da subito non solo i limiti della zona gialla - cioè proprio indossare la mascherina obbligatoria all’aperto e a rispettare il limite di 4 persone al tavolo all’interno dei ristoranti - ma anche quelli del cosiddetto Super Green pass con spettacoli, eventi sportivi, bar e ristoranti al chiuso, feste e discoteche, cerimonie pubbliche accessibili solo a vaccinati o guariti. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA