M5S sull’orlo della scissione, ora il voto (ma non su Rousseau): ecco come sarà eletto il Comitato Direttivo

M5S sull orlo della scissione, ora il voto (ma non su Rousseau): ecco come sarà eletto il Comitato direttivo
M5S sull’orlo della scissione, ora il voto (ma non su Rousseau): ecco come sarà eletto il Comitato direttivo
di Marco Conti
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Venerdì 2 Luglio 2021, 17:06 - Ultimo aggiornamento: 4 Luglio, 10:26

Poiché tutto è appeso ad un esile filo per evitare che si spezzi nessuno fiata. Il tentativo di evitare una verticale spaccatura del Movimento è appeso ai colloqui di Roberto Fico e Luigi Di Maio che ieri sono riusciti a congelare la frantumazione dei gruppi parlamentari facendo propria la richiesta di Stefano Buffagni di convocare, separatamente, Beppe Grillo e Giuseppe Conte in modo da discutere della questione con i gruppi parlamentari.

Malgrado le promesse di pubblicazione dello statuto nessuno sa nulla se non i due contendenti e ciò che, a modo loro, hanno raccontato. Un’accusa, quella di non aver coinvolto parlamentari e iscritti, rivolta anche a Conte che pensava di chiudere prima la faccenda con Grillo.

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La richiesta dei gruppi di poter leggere lo bozza dello statuto e la carta dei valori messa a punto da Conte, aiuta a prender tempo, a svelenire il clima almeno sino a lunedì, giorno nel quale si chiede all’ex premier di intervenire. Gli spazi di mediazione restano comunque ridotti. Grillo non intende rinunciare al ruolo di Garante e ai poteri che ha avuto sinora. Conte non vuole mettersi alla guida di un Movimento la cui linea può essere disattesa o capovolta dall’intervento del Garante. 

Il silenzio di queste ore dimostra ancora una volta che nessuno dei due ha fretta di rompere.

La strada del nuovo partito, che tanti spingono, è molto accidentata e arrivare al 2023 stando fuori dal Parlamento non aiuta. Tornare alle origini, accusando l’ex premier di non conoscere il Movimento, comporta però per Grillo dei rischi resi evidenti dall’adesione di molti ex e di coloro che contestano l’appoggio dato al governo Draghi. 

La votazione (ma non su Rousseau): ecco cosa cambia

Ieri, come chiesto dal Garante, Vito Crimi ha indetto la votazione per eleggere il comitato direttivo del Movimento ma non sulla piattaforma Rousseau ma sulla nuova piattaforma di gestione degli iscritti SkyVote. La decisione di cambiare Piattaforma ha scatenato polemiche per la legittimità della scelta, ma comunque serviranno giorni prima di poter concretamente votare.

Il regolamento impedisce di candidarsi a chi non è iscritto da almeno un anno e non condivide lo statuto. Ciò sbarra la strada a Conte, che non è iscritto al M5S. Per candidarsi occorre avere 25 anni, non aver partecipato ad elezioni o essere stati iscritti a partiti dal 1999. Poi una serie di incandidabilità legati soprattutto a ruoli che già si hanno nel Movimento (probiviri, comitato garantì, tesoriere, capo delegazione).

 

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