Letizia Moratti si dimette da vicepresidente Lombardia: «Venuta meno fiducia governatore». Fontana: «Lei guarda a sinistra». Bertolaso nuovo assessore

L'annuncio: rimetterà le deleghe di vicepresidente e assessore al Welfare di Regione Lombardia

Letizia Moratti si dimette da vicepresidente e assessora della Lombardia: «È venuto meno rapporto di fiducia con Attilio Fontana»
Letizia Moratti si dimette da vicepresidente e assessora della Lombardia: «È venuto meno rapporto di fiducia con Attilio Fontana»
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Mercoledì 2 Novembre 2022, 11:14 - Ultimo aggiornamento: 3 Novembre, 11:32

Letizia Moratti si è dimessa da vicepresidente e assessora della Lombardia e ha criticato la Regione e in particolare il presidente Attilio Fontana, con cui «è venuto meno il rapporto di fiducia». 

«Per rispetto dei cittadini, con senso di responsabilità ed in considerazione del delicato momento socio-economico del Paese, ho atteso l'esito delle elezioni politiche e la formazione del nuovo Governo per rendere nota la mia posizione - si legge in una nota -. Per questi motivi, e solo oggi, di fronte al venir meno del rapporto di fiducia con il Presidente Attilio Fontana, annuncio la decisione di rimettere le deleghe di vicepresidente e di assessore al Welfare di Regione Lombardia». Il nuovo assessore al Welfare sarà Guido Bertolaso

Fontana: «Moratti sorprendente. Guarda verso sinistra e non da oggi»

«I dubbi che avevo espresso sul posizionamento politico di Letizia Moratti erano fondati. È chiaro che guarda verso sinistra e non da oggi»: così il presidente della Lombardia Attilio Fontana dopo le dimissioni di Letizia Moratti. «È sorprendente che l'assessore al Welfare dichiari oggi che l'azione della Giunta non sia sufficiente.

Ne fa parte da un anno e mezzo e non mi pare che abbia sollevato mai problemi. Ciò che però conta oggi è che l'eccellente lavoro sulla campagna vaccinale e sul recupero delle prestazioni frenate dal Covid, non può fermarsi». A chi le chiede se sia possibile che Moratti si possa candidare alla guida della Regione, Fontana risponde: «È possibile. Leggo toni entusiastici dal centrosinistra tutti vedono in lei il candidato, evviva, faremo una bella battaglia».

«Si sta spostando verso il centrosinistra era giusto che ci fosse chiarezza». Lo afferma il governatore della Lombardia Attilio Fontana al termine di una riunione sull'autonomia parlando delle dimissioni della Moratti. A chi le chiede se sia possibile che Moratti si possa candidare alla guida della Regione, Fontana risponde: «È possibile. Leggo toni entusiastici dal centrosinistra tutti vedono in lei il candidato, evviva, faremo una bella battaglia».

Dimissioni di Moratti, la nota

Letizia Moratti ha rotto così il silenzio degli ultimi giorni: «Un forte segnale rispetto alle lentezze e alle difficoltà nell'azione di questa Amministrazione, che a mio avviso non risponde più all'interesse dei cittadini lombardi. Una scelta di chiarezza di cui mi faccio pienamente carico, anche in considerazione dei provvedimenti contraddittori assunti in materia di lotta alla pandemia. Da una parte prendo positivamente atto che la linea da me stabilita per i cittadini lombardi è stata quella di seguire il parere degli esperti della Cabina di Regia lombarda che ho attivato sull'obbligo delle mascherine in ospedali e Rsa. Dall'altra, registro con preoccupazione la scelta di anticipare il reintegro dei medici e degli altri professionisti della sanità non vaccinati, il condono sulle multe ai no vax e la diversa sensibilità sull'importanza dei vaccini. Si tratta di tre esempi, emblematici di una diversa impostazione politica in questo ambito».

 

«Covid? Atti che non condivido»

La nota di Moratti prosegue: «Credo infatti che se oggi il Paese è in sicurezza per quanto riguarda il Covid, lo dobbiamo senza alcun dubbio all'adesione massiccia alla campagna vaccinale dei mesi scorsi. Che è riuscita grazie allo straordinario senso di responsabilità civica dei cittadini lombardi, così come all'enorme impegno di medici, infermieri, militari, protezione civile e volontari, protagonisti di un processo che ha portato la Lombardia ad essere tra le prime aree al mondo per adesione e copertura. Un successo di cui essere fieri e che ora viene messo in discussione da provvedimenti che non condivido. Nel dare le dimissioni, con spirito di correttezza e lealtà, sottolineo che rimango a disposizione della Regione per un ordinato passaggio di consegne dello stato di avanzamento dei progetti che ho e abbiamo attivato.Mi riferisco a temi e politiche che mi stanno particolarmente a cuore, oggetto delle mie ultime proposte di delibere che riguardano importanti investimenti pubblici per la salute dei cittadini, per la realizzazione di ulteriori Case di Comunità e per ridurre drasticamente le liste di attesa negli ambulatori».

Sala: mi aspettavo le dimissioni

«È chiaro che erano un qualcosa da me atteso. Moratti ha fatto quello che non ha avuto il coraggio di fare Fontana, cioè di prendere atto che non c'era più fiducia». Così il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha commentato le dimissioni di Letizia Moratti. «Perché il rapporto fiduciario non c'era, l'ho detto più volte tempo fa, un assessore non è eletto ma nominato sulla base di un rapporto fiduciario dal sindaco o dal presidente della regione - ha concluso -. Mi viene da dire che le cose stavano così ormai da parecchio tempo».

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