La Lega vota contro il Green pass, ira di Letta e M5S: ora chiarimento. E palazzo Chigi valuta la fiducia

La Lega vota contro il Green pass, ira di Letta e M5S: ora chiarimento. E palazzo Chigi valuta la fiducia
La Lega vota contro il Green pass, ira di Letta e M5S: ora chiarimento. E palazzo Chigi valuta la fiducia
di Alberto Gentili
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Giovedì 2 Settembre 2021, 06:06 - Ultimo aggiornamento: 20 Febbraio, 10:38

Si riaccende nella maggioranza lo scontro sul Green pass. La Lega, durante la fase di conversione in legge del decreto che ha introdotto il lasciapassare verde, ha votato contro il provvedimento del governo in commissione Affari sociali della Camera assieme a FdI. «L'abbiamo fatto perché sono stati bocciati tutti i nostri emendamenti migliorativi, come per i giovani e i ristoranti. Ma non ci sono rischi per il governo», spiega e rassicura il leghista Claudio Borghi che ha guidato i rappresentanti del Carroccio alla rivolta.
La mossa della Lega ha avuto un effetto dirompente. E se da palazzo Chigi non esce alcun commento in attesa che oggi Mario Draghi (da sempre sostenitore del Green pass) dica la sua in conferenza stampa, la reazione degli alleati è stata vibrante.

Lega contro il Green pass, è polemica

 

Per due ragioni.

La prima: l'uso del Qr code è ritenuto la chiave per incentivare la campagna vaccinale, limitare la pandemia ed evitare nuove chiusure. La seconda: proprio ieri era in programma la protesta, rivelatasi un flop, dei No-Green pass nelle stazioni nel giorno in cui il lasciapassare verde è diventato obbligatorio per salire su treni, aerei e navi a lunga percorrenza.

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Non a caso in ambienti di governo già si valuta la possibilità di porre la fiducia per disinnescare la Lega. E il ministro della Salute, Roberto Speranza, mette a verbale: «La Lega risponde delle proprie azioni di fronte agli italiani, di fronte al Parlamento e al governo. I provvedimenti che abbiamo approvato li abbiamo approvati all'unanimità senza nessuna forzatura ed è chiaro che le forze politiche devono mantenere una coerenza rispetto a quello che hanno fatto in Consiglio dei ministri».
La reazione più dura è stata del segretario del Pd, Enrico Letta: «Una forza politica che sta al governo, mette in discussione il Green pass in Parlamento proprio quando le forze dell'ordine presidiano il Paese per fermare le manifestazioni contro il lasciapassare verde. Tutto questo è gravissimo, insopportabile e incompatibile con lo stare nella maggioranza di governo. Chiedo un chiarimento, un chiarimento ufficiale e politico perché non possibile avere un atteggiamento in Consiglio dei ministri e averne un altro in Parlamento. La Lega deve chiarire». Ancora: «Di fatto così Salvini strizza l'occhio ai No vax e legittima le loro manifestazioni». Per Letta, quello della Lega è «un atteggiamento rischiosissimo. E' l'inizio della fine dello stare insieme. O si ferma subito o uno sfilacciamento simile è inconcepibile».

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LA RISPOSTA DI SALVINI
Fonti della Lega hanno ribattuto a stretto giro, richiamando gli emendamenti bocciati in Commissione: «Letta vive fuori dal mondo. Chiedere tamponi salivari gratuiti per gli italiani è buon senso, perché dire di no? Chiedere garanzie per lavoratori e imprenditori, chiedere la scuola per tutti gli studenti, difendere lavoratrici e lavoratori, poliziotti e insegnanti, è buon senso. Su 900 emendamenti migliorativi presentati dalla Lega ne verranno accolti, forse, 2. Pd e 5Stelle ragionano come se al governo ci fosse ancora Conte ma, per fortuna, adesso c'è Draghi». E Salvini ha rilanciato chiedendo tamponi gratuiti: «Se lo Stato impone il Green Pass per lavorare, viaggiare, studiare, fare sport, volontariato e cultura, deve anche garantire test rapidi e gratuiti per tutti. Vediamo se Pd e 5Stelle ci ascoltano».

 


L'ATTACCO DI M5S E LEU
Ma contro la Lega si schierano anche i grillini: «Siamo di fronte all'ennesimo episodio di schizofrenia politica del partito di Salvini. Dica se sta al governo o all'opposizione. Serve chiarezza», ha tuonato il capogruppo 5Stelle, Davide Crippa. E Federico Fornaro, presidente dei deputati di Leu: «La Lega ha sconfessato in toto l'operato del governo di cui fanno parte tre suoi ministri. Da oggi è chiaro a tutti chi vuole tutelare il bene primario della salute e chi, invece, persegue illusori vantaggi propagandistici».
 

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