Green Pass scuola, il 10% dei prof a rischio sospensione. I presidi: «Difficile verificare gli immuni»

Green Pass scuola, il 10% dei prof a rischio sospensione. I presidi: «Difficile verificare gli immuni»
Green Pass scuola, il 10% dei prof a rischio sospensione. I presidi: «Difficile verificare gli immuni»
di Lorena Loiacono
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Sabato 7 Agosto 2021, 06:53 - Ultimo aggiornamento: 8 Agosto, 10:54

Contestato su più fronti e ancora senza strumenti di verifica: così il Green pass, appena arrivato nella scuola, è già a rischio bocciatura. Da un lato, infatti, ci sono i sindacati dei docenti che rifiutano la sospensione dal servizio, per chi non ha la certificazione verde e quindi risulta assente ingiustificato, dall'altro ci son i dirigenti scolastici che chiedono risorse e norme certe per verificare chi possiede i requisiti per entrare e chi invece rischia di dover restare a casa.

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Un fuoco incrociato, che infiamma l'ultimo mese di pausa estiva a ridosso dell'avvio del nuovo anno scolastico. Ieri mattina il ministro all'istruzione, Patrizio Bianchi, ha incontrato i sindacati della scuola e li ha trovati sul piede di guerra dopo che, appena poche ore prima, il Consiglio dei ministri aveva approvato il Green pass per il personale scolastico con tanto di sospensione dopo 5 giorni di assenza.

Il provvedimento, di cui non erano al corrente, infatti prevede: «Tutto il personale scolastico dovrà possedere il Green pass, che costituisce requisito essenziale per lo svolgimento delle prestazioni lavorative. Il mancato rispetto del requisito è considerato assenza ingiustificata e a decorrere dal quinto giorno di assenza, il rapporto di lavoro è sospeso e non sono dovuti la retribuzione né altro compenso».

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IL NODO REGOLE
Senza vaccino né tampone, quindi, c'è la sospensione: il docente resta a casa senza stipendio. «Si tratta, ancora una volta, di uno schiaffo al personale che ha già mostrato di avere una coscienza civica - ha commentato Pino Turi, segretario nazionale Uil scuola - che è già vaccinato pressoché nella sua totalità. Siamo convinti che è necessaria una legge: uno strumento normativo, infatti, può valutare tutte le situazioni, anche quelle che riguardano le persone che non si possono vaccinare per motivi sanitari. Servono numeri ufficiali e continueremo a chiederli».

Per ora i dati relativi all'adesione alla campagna vaccinale tra il personale scolastico parlano di un oltre 85% di persone vaccinate almeno con la prima dose. Secondo il ministro però si arriva ad una quota del 10% di non vaccinati: sarebbero quindi a rischio, visto che per entrare a scuola dovrebbero presentare un tampone ogni 48 ore.

La riduzione dal 15 al 10% è una stima che si basa sul fatto che potrebbero esserci insegnanti che non possono vaccinarsi e altri che hanno aderito alla campagna per fascia di età, quindi senza dichiararsi docenti.
Il commissario Figliuolo, per fare chiarezza, ha chiesto alle Regioni di avere i dati ufficiali entro il 20 agosto e intanto i rappresentanti di categoria insistono sulla necessità di una verifica puntuale. E allora la Cisl chiede al governo di ripensarci, di togliere la norma della sospensione dal servizio per chi si assenta 5 giorni senza giustificazione: «Chiediamo un profondo ripensamento sulle sanzioni previste nel decreto sottolinea Maddalena Gissi, la segretaria nazionale - e l'avvio del confronto sindacale». Non solo polemiche contro le sanzioni: anche i presidi infatti, nonostante siano favorevoli al Green pass dal primo minuto, chiedono chiarezza: «I dirigenti scolastici vanno messi nella condizione di poter svolgere al meglio le loro funzioni spiega la vicepresidente della Cida, Licia Cianfriglia - occorre fare chiarezza sulla responsabilità e gli strumenti per la verifica del possesso del requisito: va chiarito di quali strumenti si potrà avvalere il dirigente per la verifica del possesso del Green pass». Sulla stessa linea anche l'Associazione nazionale dei presidi che pone l'accento sulla necessità di avere norme chiare, dal protocollo di sicurezza, senza rischio di interpretazioni: «servono misure chiare ha spiegato il presidente Anp, Antonello Giannelli - da applicare senza difficoltà e che non lascino spazio interpretativo».

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