Green pass, da oggi obbligatorio su treni a aerei: controlli solo a bordo

Green pass, da oggi obbligatorio su treni a aerei: controlli solo a bordo. Inchieste sulle violenze dei No vax
Green pass, da oggi obbligatorio su treni a aerei: controlli solo a bordo. Inchieste sulle violenze dei No vax
di Francesco Malfetano
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Mercoledì 1 Settembre 2021, 00:06 - Ultimo aggiornamento: 2 Settembre, 09:50

Dopo ristoranti, cinema, palestre, stadi, mense aziendali e teatri, da oggi è l’ora del Green pass anche per scuola, università e trasporti a lunga percorrenza. Da questa notte è infatti entrato in vigore il decreto che estende l’uso della certificazione verde ai docenti, agli studenti universitari e a tutti coloro che vorranno spostarsi tra le regioni a bordo di treni, aerei e navi. Nel dettaglio però come funzionerà? Cosa cambierà da oggi? 

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Green pass, cosa cambia 

Intanto le modalità per ottenere il Qr code da esibire in caso di controllo non sono cambiate. Per cui lo si riceve subito dopo la vaccinazione, la guarigione o l’esito negativo di un tampone. 
Attenzione però, perché le validità sono differenti. Ad esempio in caso di vaccino, perché il pass sia valido è necessario che siano trascorsi almeno 14 giorni dall’iniezione, e basta anche solo la prima dose.

Non per sempre però, ma solo fino alla data del richiamo. Superata questa il Green pass viene revocato. Se invece le dosi ricevute sono già due, la certificazione ha una validità di 9 mesi (anche se c’è già l’ok del Cts all’estensione a 12). La durata del documento ottenuto post-guarigione da Covid19 è invece 6 mesi. Al contrario per l’esito negativo di un tampone antigenico o molecolare ha una durata è di sole 48 ore. 

I trasporti 

Innanzitutto per ora il Green pass non è richiesto sui mezzi adibiti al trasporto pubblico locale e regionale (metro, tram, autobus, treni regionali) ma, da oggi fino al 31 dicembre 2021, solo per i mezzi a lunga percorrenza. Ovvero i treni ad alta velocità (Trenitalia e Italo), Intercity, Intercity Notte, navi e traghetti interregionali (fanno eccezione i collegamenti nello stretto di Messina) e aerei con tratta nazionale (per l’estero il pass era già necessario). Non solo. La certificazione verde serve anche per viaggiare a bordo di autobus che collegano due regioni o che effettuano tratte turistiche più lunghe, e sugli autobus per servizi di noleggio con conducente. 

Mentre per gli aerei e le navi è ormai faccenda nota e i controlli si tengono a terra, prima dell’imbarco, per treni e autobus le cose vanno diversamente. I controlli saranno a bordo, contestuali alla verifica del biglietto. Se poi il pass non dovesse risultare valido, il viaggiatore sarà invitato dai controllori a scendere alla prima fermata utile per essere affidato a dei pubblici ufficiali. Da queste misure restano esclusi i gli under 12 e coloro che non hanno potuto vaccinarsi per motivi di salute.

 

Scuola e università 

A scuola invece l’obbligo in vigore da oggi riguarda tutto il personale. Per accedere alle strutture infatti, bisognerà mostrare il Qr code (che per ora sarà verificato con l’app VerificaC19, come al ristorante, ma il ministero dell’Istruzione è al lavoro su una soluzione che velocizzi la pratica evitando controlli giornalieri per il personale che ha il pass “a lunga scadenza”). Chi non rispetterà la regola sarà respinto e verrà considerato in «assenza ingiustificata» e, dopo cinque giorni di assenza, vedrà sospeso il rapporto di lavoro e lo stipendio. Per gli studenti, pronti a tornare in presenza dal 13 settembre, non è invece richiesto il Green pass ma “solo” la mascherina obbligatoria e una temperatura corporea inferiore a 37,5 gradi. 

Se il medesimo discorso relativo a controlli e sospensione è valido anche per i docenti universitari, non è così per matricole e non. Per accedere agli atenei italiani la certificazione è obbligatoria anche per gli studenti, sia per seguire le lezioni in presenza che per sostenere gli esami.
Inoltre, tanto per la scuola quanto per le università, gli unici esentati sono coloro che, esibendo idonea certificazione, possono testimoniare di non essersi vaccinati per motivi di salute. 

 

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