Green pass a Messa, il cardinale Bassetti: «In Chiesa non è richiesto»

Green pass a messa, il cardinale Bassetti: «Abbiamo trattativa con il governo»
Green pass a messa, il cardinale Bassetti: «Abbiamo trattativa con il governo»
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Venerdì 24 Settembre 2021, 10:14 - Ultimo aggiornamento: 12:57

L'obbligo di Green pass al momento non riguarda i fedeli che vanno a Messa. Ne ha parlato il presidente della Cei, card. Gualtiero Bassetti: «Noi abbiamo una trattativa con il governo, andiamo secondo quella», ha detto a margine dell'assemblea dei vescovi europei in corso a Roma.  «La certificazione verde non è
richiesta per partecipare alle celebrazioni. Si continua a osservare quanto previsto dal Protocollo Cei-Governo del 7 maggio 2020, integrato con le successive indicazioni del Comitato Tecnico-Scientifico: mascherine, distanziamento tra i banchi, comunione solo nella mano, niente scambio della pace con la stretta di mano, acquasantiere vuote». La precisazione arriva dopo che il termine «trattativa» aveva sollevato alcuni interrogativi su una possibile introduzione. Invece, ha spiegato Bassetti, fa riferimento al Protocollo sottoscritto l'anno scorso. «Si tratta di una trattativa compiuta nel 2020, e che continua a essere valida ancora per l'oggi».

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In Vaticano sì, alle celebrazioni no

Dal 1 ottobre l'obbligo di Green pass varrà per accedere in Vaticano tranne «per coloro che partecipano alle celebrazioni liturgiche per il tempo strettamente necessario allo svolgimento del rito, fatte salve le vigenti prescrizioni sanitarie sul distanziamento, sull'utilizzo di dispositivi di protezione individuale, sulla limitazione della circolazione e dell'assembramento di persone e sull'adozione di peculiari norme igieniche. Così ha stabilito una ordinanza del Governatorato della Città del Vaticano alla luce dell'udienza del Papa al presidente del Governatorato nella quale Bergoglio, che ha affermato «che è necessario assicurare la salute e il benessere della Comunità di lavoro nel rispetto della dignità, dei diritti e delle libertà fondamentali di ogni suo membro».

Le misure 

Nel dettaglio, l'ordinanza dispone che «a far data dal 1° ottobre, è consentito l'ingresso nello Stato della Città del Vaticano e nelle aree di cui agli artt. 15 e 16 del Trattato Lateranense, esclusivamente, ai soggetti muniti del Certificato Digitale Covid dello Stato o di certificazione verde Covid-19 estera comprovante lo stato di avvenuta vaccinazione contro il SARS-Cov-2 o la guarigione da SARS-Cov-2, ovvero l'effettuazione di un test molecolare o antigenico rapido con risultato negativo al virus SARS-Cov-2«.

Il controllo è demandato al Corpo della Gendarmeria. «Le presenti disposizioni - dice l'ordinanza - si applicano ai cittadini, ai residenti nello Stato, al personale in servizio, a qualsiasi titolo, nel Governatorato dello Stato della Città del Vaticano e nei vari Organismi della Curia Romana e delle Istituzioni ad essa collegate, a tutti i visitatori e fruitori di servizi». L'obbligo del Green Pass non riguarda i fedeli che vanno a messa: «Viene fatta eccezione per coloro che partecipano alle celebrazioni liturgiche per il tempo strettamente necessario allo svolgimento del rito, fatte salve le vigenti prescrizioni sanitarie sul distanziamento, sull'utilizzo di dispositivi di protezione individuale, sulla limitazione della circolazione e dell'assembramento di persone e sull'adozione di peculiari norme igieniche».

 

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