Green pass, arrivano le multe: boom controlli a Ferragosto, ira gestori per i certificati falsi

Green pass, arrivano le multe: boom controlli a Ferragosto, ira gestori per i certificati falsi
Green pass, arrivano le multe: boom controlli a Ferragosto, ira gestori per i certificati falsi
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Giovedì 12 Agosto 2021, 15:54 - Ultimo aggiornamento: 17:49

Sarà un Ferragosto sotto il segno del Green Pass. Agenti delle forze dell’ordine pronti agli accertamenti in ristoranti, bar o locali nelle zone della movida e nelle città delle vacanze. Dopo le indicazioni del Viminale, che ha esortato alla massima attenzione sulle verifiche per il Qr code, le città organizzano il piano dei controlli annunciando i vari Comitati provinciali per la sicurezza.

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Pass, multe sino a mille euro

Chi viene trovato senza Green pass dove è già obbligatorio, come ristoranti al chiuso, palestre e piscine, cinema e teatri, sale giochi e stadi, fiere ed eventi sportivi, etc, rischia una multa da 400 a 1.000 euro.

E scatta la denuncia per chi è trovato in possesso di un lasciapassare falso. Il gestore del locale che non controlla il Qr code dei clienti rischia sempre una sanzione da 400 a 1.000 euro e in caso di violazione reiterata per tre volte, in tre giorni diversi, l’esercizio potrebbe essere chiuso da 1 a 10 giorni.

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Il Viminale ha chiarito che i ristoratori e i titolari delle altre attività sono obbligati a chiedere il Green pass ai clienti dai 12 anni in su, ma non il documento di identità. Dovranno farlo solo «quando appaia manifesta incongruenza con i dati anagrafici contenuti nella certificazione». In ogni caso la verifica della veridicità del Green pass spetta alle forze dell'ordine che effettueranno controlli a campione.

Il giro di vite scatta, appunto, anche in vista del week-end di Ferragosto mentre continuano in queste ore gli stop alle discoteche abusive, dalla Riviera romagnola a Porto Cervo. Riguardo all’applicazione del passaporto verde la linea di Palazzo Chigi non cambia: bisogna essere realisti - è il ragionamento - e attuare e far rispettare le misure che sono state adottate per evitare una risalita dei contagi che metta a rischio la ripresa delle attività in autunno e la ripartenza di scuole ed economia.

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Pass, boom di polemiche

Ma il fronte delle polemiche resta aperto, nonostante la precisazioni del ministero dell’Interno nelle ultime ore. Dopo le proteste dei ristoratori - ora rassicurati dalle disposizioni secondo cui gli esercenti saranno tenuti (oltre al pass) a chiedere il documento di identità solo in caso di incongruenze - montano i malumori tra gli steward. Questi ultimi, anche se deputati ai controlli, respingono le indicazioni ministeriali.

Alcune località turistiche però già si mobilitano in vista del 15 agosto e annunciano il reclutamento di steward per evitare ressa nella movida, come a Jesolo sul litorale veneto, mentre in tante altre città vengono definite le programmazioni di spettacoli e manifestazioni all’aperto con l’utilizzo del lasciapassare verde, che non coinvolgeranno soltanto forze dell’ordine e pubblici ufficiai nei controlli.

E’ alto il rischio, secondo gli esperti, delle falsificazioni. Su Telegram attualmente sono attivi 2.500 gruppi che vendono Green pass fasulli e il seguito dei gruppi è aumentato del 566%: alcuni contano una media di 100.000 follower ciascuno e in altri casi si superano addirittura i 450.000 seguaci e - tra i Paesi coinvolti nella domanda di Qr taroccati - anche l’Italia compare tra i venditori sul darknet e solo qualche giorno fa la Polizia che ha sequestrato 32 canali del servizio di messaggistica istantanea.

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