Draghi vede Macron, cena a due all'Eliseo per cercare l'intesa sull'Ucraina

Si parlerà anche dell'adesione di Kiev all'Unione europea

Draghi vede Macron, cena a due all'Eliseo per cercare l'intesa sull'Ucraina
di Andrea Bulleri
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Mercoledì 8 Giugno 2022, 18:19

Draghi sta per incontrare Macron. Il presidente del Consiglio ha appena lasciato Palazzo Chigi diretto a Parigi, dove stasera cenerà all'Eliseo con il Presidente francese Emmanuel Macron. 

Le portate che serviranno i camerieri del palazzo dell'Eliseo ancora non si conoscono. Ma ancor più ricco si annuncia il menù dei temi che Mario Draghi ed Emmanuel Macron dovranno affrontare questa sera, a partire dalle 20.15, quando il premier italiano varcherà la soglia della sede della presidenza della Repubblica francese. Si tratta del primo vertice bilaterale tra i due dopo la rielezione di Macron un mese e mezzo fa. Una visita, quella del capo del governo, che si spiega innanzitutto con la partecipazione di Draghi alla cerimonia di apertura del vertice Ocse, l'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico. Rinunione presieduta dall'Italia, che vede al centro il tema della «transizione sostenibile» e delle «politiche migliori per la prossima generazione». Ma il vero piatto forte del viaggio sarà proprio il colloquio a due con Macron, chiesto espressamente da Palazzo Chigi. 

I punti all'ordine del giorno? Parecchi. A cominciare dal «sostegno all'Ucraina» e dal «rafforzamento dell'autonomia europea in materia di difesa ed energia», ha fatto sapere ieri l'Eliseo. Tradotto, significa che quasi certamente i due capi di governo affronteranno il nodo dell'adesione di Kiev all'Unione europea.

Adesione che Draghi vorrebbe rapida, con passaggi semplificati rispetto alla procedura tradizionale (che prevede in media un'attesa di anni: l'Albania, tanto per fare un esempio, ha fatto domanda nel 2009, per poi ottenere lo status ufficiale di "candidato" soltanto nel 2014).

Un'accelerazione che non convince Macron, preoccupato che un allargamento a est dell'Ue in tempi ridotti potrebbe portare altri Stati che hanno già chiesto l'adesione a pretendere lo stesso trattamento. No: il presidente francese spinge per la creazione di una comunità politica europea, uno spazio allargato ai Paesi che condividono i valori dell'Ue senza per questo esserne membri a pieno titolo. E chissà se questa sera i due arriveranno a un accordo. 

Altro punto da affrontare: la crisi del grano. Tanto più che sul problema dei cereali bloccati nei porti ucraini si è tenuto oggi un vertice ad Ankara tra il ministro degli esteri russo Sergej Lavrov e il suo omologo turco Cavusoglu. E ancora: il piano del cosiddetto "Recovery di guerra", su cui già nelle scorse settimane si era cementato l'asse italo-francese. Il govero italiano e quello francese ne sono convinti: l'unica strada per alleggerire gli effetti potenzialmente travolgenti dalla crisi economica innescata dal conflitto in Ucraina è che l'Ue appronti un nuovo piano di investimenti miliardario. E che lo faccia in fretta. Una richiesta a cui si collega il piano di Draghi di potenziare il sistema di prestiti agli stati membri ribattezzato "Sure" e varato durante la pandemia, che Palazzo Chigi spinge per replicare. Ma per riuscire a convincere la Commissione c'è bisogno di trovare sponde nelle altre cancellerie europee, in particolare in quelle di Francia e Germania. Altra mission di questa sera. 

Sullo sfondo rimane poi il tema della pace, di un'ipotetica via europea alla soluzione del conflitto ancora tutta da costruire. Per dessert, infine, spazio al problema dell'autonomia energetica dell'Ue e dell'ancora lontana indipendenza dal gas russo. Un punto su cui la Francia, che può dormire sui cuscini del nucleare prodotto in casa, è certo meno sensibile rispetto all'Italia. L'obiettivo di Draghi sarà proprio questo: provare a smuovere il collega anche su questo fronte. 

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