Dpcm, governo a Regioni: «Zona arancione con Rt1, si va in rossa con 1,25». Stretta alla movida

Dpcm, il governo alle regioni: «Per bar stop asporto alle 18, massimo 2 ospiti a casa. Misure come a Natale»
Dpcm, il governo alle regioni: «Per bar stop asporto alle 18, massimo 2 ospiti a casa. Misure come a Natale»
di Stefania Piras
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Lunedì 11 Gennaio 2021, 11:25 - Ultimo aggiornamento: 21:48

Nuovo Dpcm con le misure di contenimento del Covid: si è conclusa da poco la riunione tra il governo e le regioni con al centro le nuove restrizioni che entreranno nel nuovo provvedimento in vigore dal 16 gennaio. All'incontro, convocato dal ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia, ha partecipato anche il ministro della Salute Roberto Speranza e i rappresentanti di Anci e Upi. Tra i governatori erano presenti Fontana, Bonaccini, Toti, De Luca, Marsilio, Toma e Spirlì Speranza ha ribadito che sarà mantenuto il modello delle fasce e che sarà confermato nel nuovo Dpcm l'abbassamento della soglia dell'Rt: con 1 si va in zona arancione e con 1,25 in zona rossa. Parametri più stringenti, dunque. 

Ora ci sono due ipotesi al vaglio: un'ulteriore stretta nel segno della prudenza che porterebbe a cambio di fascia anche in caso di rischio moderato e non solo alto e poi l' introduzione della fascia bianca e la conferma della zona gialla rinforzata che vieta gli spostamenti tra regioni.

È tramontata inoltre la proposta avanzata dall'Istituto superiore di sanità (Iss) di istituire la zona rossa in automatico lì dove si presentano 250 casi ogni 100mila abitanti.

Questo perché si tratterebbe di un dato numerico che potrebbe spingere le regioni a fare meno tamponi per trovare meno positivi.

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Tre regioni chiedono la zona arancione. Lombardia, Campania e Friuli Venezia Giulia avrebbero chiesto al governo che tutta Italia diventi un'unica zona arancione. La maggioranza dei presidenti, secondo quanto si apprende, avrebbero condiviso la necessità di mantenere le misure nelle prossime settimane ma Attilio Fontana, Massimiliano Fedriga e Vincenzo De Luca avrebbero chiesto una linea di prudenza uguale per tutta Italia, con il paese in zona arancione ed eventualmente ulteriori strette in caso di peggioramento dei dati. Dai presidenti sarebbe poi arrivata al governo la richiesta di ristori certi per le attività che rimarranno chiuse.

 

Speranza: «Sensata la riconferma di massimo 2 ospiti a casa»

Il divieto di ospitare a casa più di due parenti o amici «si è dimostrata una norma ragionevole che ha funzionato nel periodo natalizio. Credo che avrebbe senso confermarla». Lo ha detto su Rai Radio2 il ministro della Salute Roberto Speranza, al termine dell'odierna riunione tra Governo e regioni. «Domani sarà il Parlamento ad esprimersi ed entro giovedì venerdì avremo un testo definitivo. La situazione epidemiologica non è da sottovalutare, l'epidemia è ancora molto forte e per questo - ha ribadito - servono ancora restrizioni e comportamenti corretti».

Governo conferma ipotesi per i bar stop asporto alle 18

Il governo conferma di voler introdurre nel Dpcm il divieto per i bar di vendere cibi e bevande da asporto dopo le 18. La scelta sarebbe stata ribadita nel corso della riunione con le regioni nel quale sono state illustrate anche le altre misure: conferma per tutte le zone della regola che consente a massimo due persone di andare a trovare a casa parenti e amici, stop alla mobilità tra le regioni, anche tra quelle gialle, istituzione di una zona bianca, per «dare un segnale» del lavoro che si sta facendo e che consentirà di entrare in una fase diversa in tempi però più lunghi.

Zaia: «Su Dpcm ancora riscaldamento a bordo campo»

Con il Governo abbiamo discusso, ma siamo ancora nella fase del 'riscaldamento a bordo campo' per il nuovo Dpcm». Lo ha reso noto il presidente del Veneto Luca Zaia. «Abbiamo parlato - ha aggiunto - sui temi delle classificazioni, da tutti i colleghi si è chiesto che la strategia sia di una voce univoca sulle misure. L'Iss decide la colorazione dell'area, ma non è possibile che un attimo dopo vi sia dibattito su tutto. C'è chi vuole il lockdown, chi la zona gialla, chi le scuole aperte, chi le vuole chiuse, ma ci vuole un punto di sintesi scientifico», ha concluso.

In Veneto 1.715 contagi. Dati in forte calo nel bollettino odierno del Covid in Veneto: i nuovi contagi nelle ultime 24 ore sono 1.715, 38 i decessi. Dati che, rispettivamente, portano il conteggio totale degli infetti da inizio epidemia a 287.701 e quello dei morti a 7.427. I bollettini del lunedì, tuttavia, hanno presentato spesso in questi mesi un rallentamento dei numeri, per normali ritardi nel caricamento dei dati nel fine settimana. Sostanzialmente stabile la situazione negli ospedali, con 2.994 ricoverati (+2) nei reparti non critici, e 389, lo stesso dato di ieri, nelle terapie intensive. I soggetti attualmente positivi in regione sono 87.540 (- 1.273).

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Zaia: «Incidenza virus vale se tutti fanno gli stessi tamponi»

 

«Con i colleghi delle Regioni abbiamo solo chiesto che i dati siano uniformi». Lo ha precisato il presidente del veneto Luca Zaia, a proposito della riunione Regioni-Governo sul nuovo Dpcm. «Il ministro, e anche noi - ha aggiunto - abbiamo concordato sul fatto che l'incidenza dei positivi è un fatto scientifico, ma funziona se tutte le Regioni fanno tamponi nella stessa percentuale sulla popolazione. Non si può paragonare chi come noi ne fa 60 mila al giorno con chi ne fa 400. È difficile allineare dati così. Forse qualcuno si è spinto avanti con le dichiarazioni, ora farà marcia indietro», ha concluso.

 

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