Bologna, elezioni comunali diretta. Lepore stravince: «Grazie M5S, ha scelto i progressisti»

Bologna, elezioni comunali diretta. Lepore stravince: «Grazie M5S, ha scelto i progressisti»
Bologna, elezioni comunali diretta. Lepore stravince: «Grazie M5S, ha scelto i progressisti»
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Lunedì 4 Ottobre 2021, 14:02 - Ultimo aggiornamento: 20:41

Il centrosinistra non trema a Bologna e Matteo Lepore diventa sindaco con una percentuale travolgente, superiore al 62%, frutto anche di una vasta alleanza che tiene insieme i centristi, la sinistra e il Movimento 5 Stelle. Una vittoria netta ma con una grande ombra: per la prima volta dal dopoguerra il sindaco di Bologna è stato votato poco più che da un elettore su due. L'affluenza si è infatti fermata al 51%, sotto alla già bassa media nazionale e condizionata dal fatto che si è votato in due giorni festivi per la coincidenza con il santo patrono. Dopo un percorso complicato che lo ha portato alla candidatura, Lepore esulta e con lui il Pd, che perde qualche punto percentuale rispetto alle ultime regionali, ma rimane comunque saldamente il perno della maggioranza.

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Non sfondano, ma determinano la propria presenza sia Coalizione civica, il rassemblement delle varie sigle alla sinistra del Pd attorno al 7%, sia la lista, con dentro Italia Viva e targata Isabella Conti, la sfidante di Lepore alle primarie, che si è attestata attorno al 5%.

Crolla, invece, il Movimento 5 Stelle, poco oltre il 3%. E dopo aver incassato la vittoria, Lepore ha proposto il proprio modello al centrosinistra italiano, a cominciare dall'alleanza strutturale con il Movimento 5 Stelle.

«Il Movimento 5 Stelle - ha detto - ha passato un momento di travaglio, ma non ha mai avuto dubbi di stare dalla parte progressista. Mi auguro scelga da che parte stare, è un'ottima ragione per fare questa scelta anche nel resto del Paese». Ma va oltre: «credo che da questa vittoria i progressisti e democratici nel nostro paese e in Europa trarranno forza. Io voglio invitare tutti i sindaci progressisti vincitori di queste elezioni a unirsi, perché da Bologna, Milano, Napoli e sono convinto presto da Torino e da Roma, da tutte le città governate dal centrosinistra in Italia partirà la riscossa per le prossime politiche a livello nazionale.

 

Dobbiamo partire dai nostri territori, dalle nostre città, dalle nostre comunità». Lepore ha atteso i risultati partecipando alla messa patronale di San Petronio, seduto in seconda fila, proprio alle spalle di Virginio Merola, suo predecessore e del quale Lepore è stato per dieci anni strettissimo collaboratore. La «staffetta», come l'ha definita il cardinale Matteo Zuppi, nei prossimi giorni si concretizzerà con un passaggio di consegne soft, visto che Lepore è già ben inserito nella macchina comunale. E che avrà come primo tassello la definizione della giunta, a cominciare dal ruolo di vice sindaco, reclamato da Coalizione civica.

La terza proiezione:

MATTEO LEPORE 60,1%

FABIO BATTISTINI 30,7%

«Quella di oggi - ha detto a caldo - è ufficialmente la vittoria della città più progressista d'Italia. Con questo voto diciamo ai giovani italiani che siamo pronti a tornare a essere Bologna, la città più progressista d'Italia, quella della quale il nostro Paese davvero può essere orgoglioso». Il centrodestra si lecca le ferite, con un risultato inferiore al 30%, che peggiora la debacle delle regionali di venti mesi fa. Sconta un candidato scelto in fortissimo ritardo e poco noto in città. Una coalizione sconfitta nettamente, ma che cambia faccia: adesso la guida della coalizione, nel prossimo consiglio comunale, sarà per Fratelli d'Italia che ha superato nettamente la Lega, ribaltando i rapporti di forza che si erano determinati alle regionali.

 

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