Scontri a Roma, Salvini: «Preoccupato per il Paese, chiesto incontro a Draghi. Di alcuni ministri non mi fido»

La conferenza stampa di Salvini, Meloni e Tajani a sostegno di Michetti

Ballottaggio Roma, Salvini: «Preoccupato per il Paese, chiesto incontro a Draghi. Di alcuni ministri non mi fido»
Ballottaggio Roma, Salvini: «Preoccupato per il Paese, chiesto incontro a Draghi. Di alcuni ministri non mi fido»
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Mercoledì 13 Ottobre 2021, 12:32 - Ultimo aggiornamento: 14 Ottobre, 10:30

«L'unica arma sono il sorriso e i nervi saldi. In alcuni Municipi vinceremo e io sono assolutamente fiducioso, per il nervosismo altrui, per la vittoria in Campidoglio: quando ti limiti ad insultare l'avversario senza uno straccio di proposta qualche problema lo hai». Così il leader della Lega, Matteo Salvini, nella conferenza stampa del centrodestra a sostegno del candidato a sindaco di Roma Enrico Michetti«Io sono preoccupato ho chiesto un incontro a Draghi perchè il paese non va lontano. Il 30 ottobre Roma è sulle tv di tutto il mondo con il G20 e noi come ci presentiamo. Non possiamo fallir,e però se non fermiamo un disadattato con braccialetto elettronico io sono preoccupato». Così il leader della Lega Matteo Salvini«Chiederò al presidente Draghi di guidare un percorso di pacificazione nazionale». «L' Ad di questo governo - prosegue Salvini - non può permettere che l'Italia vada incontro a questi problemi. Venerdì è una giornata che ha bisogno di unità. O pacifichiamo questo Paese, mettendo al centro il lavoro e non l'ideologia, o non facciamo un buon servizio al Paese». «Qui c'è gente che organizza manifestazioni politiche il giorno prima del voto. Le organizzazione eversive vanno sciolte tutte, qui si fa una mozione che condanna una parte e si dimentica l'altra e non fa un buon servizio all'Italia. Se andiamo avanti così non facciamo un buon servizio al Paese, ne parlero con il premier. Lo ha detto il leader della Lega Matteo Salvini.

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«La distanza in Italia non è tra destra e sinistra, fascisti e comunisti, ma tra chi ha e chi non ha. Quelli che non hanno sono sempre di meno e le fila si ingrossano - ha aggiunto Salvini -. Alitalia, Ilva, revisione del catasto, cartelle esattorialei, un terzo dei comuni in dissesto, la Bolkenstein, un terzo dei camionisti senza green pass, i porti a rischio blocco, ma qui stiamo a parlare del fascismo.Prevenire è meglio che curare, altrimenti puoi avere anche un genio a fare il presidente del Consiglio. Siccome di alcuni ministri non mi fido, ne parlerò col manager, non possiamo permettere che l'Italia rischi di andare incontro a problemi enormi», ha concluso Salvini.

«Il 30 ottobre Roma sarà sulle tv di tutto il mondo con il G20 e noi come ci presentiamo?», ha domandato ai giornalisti l'esponente del Carroccio. «Non possiamo fallire - ha aggiunto Salvini - ma se non fermiamo un disadattato con braccialetto elettronico io sono preoccupato». Il "disadattato" sarebbe Giuliano Castellino, leader romano di Forza Nuova arrestato con Roberto Fiore e altri esponenti di Fn per gli scontri di Roma e l'assalto alla sede della Cgil.

Oggi pomeriggio la ministra dell'Interno, Luciana Lamorgese, risponderà alla Camera sui fatti di Roma durante il question time.

MELONI: «NOI COMPATTI CON MICHETTI, GLI ALTRI FANNO ACCORDI DI PALAZZO»

A Roma lungo tutta la campagna elettorale c'è stata una presenza importante di tutti i leader a dimostrazione di quanto crediamo in questa campagna. L'amministrazione sarebbe compatta e coesa attorno a Michetti. Non così per i nostri avversari. Qualcuno fa accordi di palazzo ritenendo che i cittadini siano delle pecore. Al di là degli interessi dei partiti per arrivare alla vittoria, di condivisione c'è molto poco». Lo ha detto la leader di FdI Giorgia Meloni, nella conferenza stampa del centrodestra a sostegno del candidato a sindaco di Roma Enrico Michetti. «Al di là degli interessi dei partiti per arrivare alla vittoria, di condivisione c'è molto poco», ha concluso Meloni.

MICHETTI: «PRENDO ORDINI SOLO DAI CITTADINI»

«Con l'odio si paralizza il sistema, si creano le faide. Il clima di odio crea il contro odio, si può vincere un'elezione ma non si governa con l'odio. Io voglio vincere con la pace mettendo al centro Roma. Non so se ci riusciremo, io non vengo dal Palazzo, io prendo ordini solo dai cittadini di Roma». Lo ha detto il candidato sindaco di Roma del centrodestra Enrico Michetti, durante la conferenza stampa del centrodestra al Tempio di Adriano. «Abbiamo creato una squadra di eccellenze, sin dall'inizio con Simonetta Matone e Vittorio Sgarbi.

Ora si è aggiunto Bertolaso - ha aggiunto Michetti -. A Roma si è data una prospettiva di persone per bene».

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