Il vicepresidente della Regione contro il video trap: «Operazione vergognosa»

Il trapper Young Speed
Il trapper Young Speed
di Lorenzo Furlani
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Venerdì 5 Marzo 2021, 07:50

FANO - Una vera e propria levata di scudi contro l’abbinamento del paesaggio urbano di Sant’Orso, con i suoi inconfondibili giganteschi condomini, a situazioni di degrado urbano e devianza giovanile. Scende in campo anche il vicepresidente della Regione, Mirco Carloni, per stigmatizzare la scelta del trapper Young Speed di ambientare la sua canzone “I miei G”, con scene di gang e violenze tra giovani, sul sottofondo dei palazzoni di Sant’Orso.

«Sono cesciuto lì»
Mirco Carloni, da sempre legato all’attività del ristorante di famiglia di Borgo Cavour, rivela nell’occasione di essere cresciuto proprio sotto quei grandi condomini (in parte gestiti dall’Ente regionale per l’abitazione pubblica).

«Con la mia famiglia d’origine negli anni ‘80 ho vissuto in via Soncino, 5 - racconta -. I miei genitori risiedono tuttora a Sant’Orso, in un’altra casa. Sotto quei palazzoni ho passato la mia adolescenza, lì ho conosciuto mia moglie. Sant’Orso né allora né oggi è assimilabile all’ambientazione di quel video».

Il selfie nel quartiere
Ieri mattina Carloni è andato a trovare il vicino di pianerottolo di allora, Nicola Romani, che ancora abita in via Soncino, e ha pubblicato su Facebook un selfie fatto con l’amico davanti ai portici del palazzo per dire che «Sant’Orso non è un luogo di criminalità e i giovani non sono ai margini, basta con gli stereotipi che riducono i giovani a modelli sbagliati».

Concetti già espressi dall’associazione “Noi di Sant’Orso”, che tra l’altro ha tenuto a sottolineare come il noto episodio di violenza urbana di Halloween fosse stato organizzato da ragazzi provenienti da altri rioni e altre città.

Modelli estranei al territorio
«Sant’Orso è un quartiere residenziale - sottolinea il vicepresidente dalla giunta regionale -, probabilmente è stato compiuto un errore urbanistico concentrandovi troppe abitazioni, ma non è ai margini, non è abbandonato. Ci sono tante persone come me che hanno giocato spensieratamente in quelle vie e che hanno sempre creduto nella legalità. Non ci sono le gang, non c’è violenza. Ai giovani dico di non imitare certi modelli che sono assolutamente sbagliati e vanno contestati con forza. Questa è una vergognosa operazione speculativa commerciale, molto pericolosa. I modelli di comportamenti proposti dal video non appartengono alla nostra realtà sociale».

Il videoclip “I miei G” di Young Speed in dieci ha registrato su YouTube poco meno di 14mila visualizzazioni.

Il trapper ha detto di aver usato i condomini di Sant’Orso come sottofondo generico di una periferia urbana dove crescono il degrado sociale e la devianza giovanile, al pari di Scampia. Ma il paesaggio urbano è troppo caratteristico per non produrre un riconoscimento con il quartiere, mentre i modelli di comportamento sono alieni dal territorio.

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