Variante Gimarra, Minardi spinge per trovare nuovi fondi: «Si trovi una soluzione che salvaguardi il paesaggio»

Variante Gimarra, Minardi spinge per trovare nuovi fondi: «Si trovi una soluzione che salvaguardi il paesaggio»
Variante Gimarra, Minardi spinge per trovare nuovi fondi: «Si trovi una soluzione che salvaguardi il paesaggio»
di Osvaldo Scatassi
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Domenica 4 Settembre 2022, 03:15 - Ultimo aggiornamento: 5 Settembre, 08:20

FANO «Occorre trovare una soluzione che recepisca le prescrizioni della Soprintendenza marchigiana». Renato Claudio Minardi, figura di riferimento per la maggioranza del Pd fanese e dirigente del partito, auspica uno scatto risolutivo a favore della cosiddetta variante Gimarra, il progetto per completare la strada interquartieri dalla zona della Trave alla statale Adriatica. Un’impresa complicata, ora che i tempi tecnici diventano ogni giorno più stringenti. 

La scadenza del 31 dicembre

I lavori dovranno essere appaltati entro il 31 dicembre prossimo, pena l’addio ai 20 milioni riconosciuti a Fano dal protocollo Regione-Comune, qualora non intervenga una proroga. «Non possiamo permetterci di perdere una tale risorsa, la cifra più alta riconosciuta dalla Regione a un Comune delle Marche», ribadisce Minardi, protagonista di quell’accordo, aggiungendo parole che puntano a rassicurare il dissenso verso il progetto: «Si parte dal presupposto della massima attenzione verso il contenimento dell’impatto ambientale e paesaggistico.

Su questo aspetto sono molto rigoroso».

A giudizio di Minardi la nostra città non può permettersi, inoltre, che «la viabilità principale sia ancora costituita da strade costruite ai tempi degli antichi romani». Resta inoltre ferma l’analisi sulla priorità, che è «il traffico nella zona Nord: lì abbiamo il problema principale». «Sono convinto – prosegue Minardi – che i fanesi siano consapevoli di quanto sia importante completare il tracciato dell’interquartieri».

A questo punto delle cose, dunque, la soluzione deve essere trovata in accordo con la Soprintendenza. «Anche se a dire la verità – afferma Minardi per inciso – trovo stonato il fatto che l’ente per la tutela ambientale e paesaggistica abbia dato anni fa il proprio benestare al piano regolatore, salvo prevedere ora modifiche a una sua previsione, qual è il completamento dell’interquartieri».

L'approfondimento tecnico

Secondo Minardi tutto dipenderà dagli esiti di un prossimo approfondimento tecnico, che l’amministrazione fanese ha già comunicato di volere avviare sulle proposte della Soprintendenza, per poi valutare quale possa essere il contributo dell’ente locale. Si ritiene infatti che i 20 milioni di euro non siano più sufficienti a realizzare nella sua interezza il segmento mancante dell’interquartieri, a causa dei forti rincari alle materie prime e di spese per gli espropri valutate ben più alte rispetto alle stime iniziali. Se volesse, però, l’amministrazione fanese potrebbe attingere a un solido avanzo di bilancio e accendere un mutuo, essendo tra le meno indebitate d’Italia.

Importante anche il casellino

In conclusione Minardi ritiene che debba procedere in parallelo il tema del casellino Fano Nord: «Sarebbe un buon supporto e non escludo che la cosiddetta bretella, per collegarlo alle opere compensative, possa essere realizzata a spese della Società Autostrade». Durante una recente conferenza dei servizi la Soprintendenza ha chiesto, con sorpresa dell’ente locale, di valutare tracciati alternativi. Nello specifico un percorso che, affiancando la pista Zengarini, «si immetta verso la rotatoria della chiesa al Carmine per poi proseguire in galleria artificiale, seguendo il tracciato previsto dal Prg, verso la Statale 16».

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