Vitri torna all'attacco: «Vallefoglia senza più guardia medica, un’odissea per i bambini e gli anziani»

Vitri torna all'attacco: «Vallefoglia senza più guardia medica, un’odissea per i bambini e gli anziani»
Vitri torna all'attacco: «Vallefoglia senza più guardia medica, un’odissea per i bambini e gli anziani»
di Milena Bonaparte
3 Minuti di Lettura
Domenica 8 Gennaio 2023, 06:00 - Ultimo aggiornamento: 10:58

VALLEFOGLIA  - C’erano una volta le guardie mediche di Montecchio e Gabicce Mare. La soppressione del presidio disponibile nella casa delle salute di Vallefoglia e della continuità assistenziale ai confini romagnoli risale a circa un anno fa, così come la petizione accompagnata da una raccolta di firme alla Regione per il ripristino del servizio.

 
Resta il silenzio


Ma non se n’è saputo più nulla.

Silenzio totale. Nodi della questione sarebbero la carenza di personale, i turni massacranti e la non appetibilità dell’impiego a rischio di stress lavorativo. Nel frattempo non si sono spente le lamentele e i disagi dei cittadini costretti a fare chilometri verso il più vicino pronto soccorso, anche per problemi di salute non gravi, codici verdi determinati da necessità minori che, con lunghi tempi d’attesa, mandano in tilt i presidi rivolti all’emergenza. «Durante le feste natalizie - si fa portavoce delle difficoltà la consigliera regionale del Pd Micaela Vitri, che ha promosso la sottoscrizione - sono stati notevoli i problemi dovuti alla chiusura della guardia medica di Montecchio. Ma la giunta Acquaroli continua a non occuparsene». 


Gli esempi


Ed elenca esempi. «Alcune famiglie con bambini colpiti da bronchite e otite il 26 dicembre - spiega - non sapevano a chi rivolgersi. Anziani affetti da delicate patologie e pressione arteriosa alta costretti a correre al pronto soccorso di Pesaro e Urbino il giorno di Natale e attendere ore in coda. Non solamente disagi per gli spostamenti e le interminabili attese, ma anche perché si trattava di codici verdi che hanno mandato in crisi i pronto soccorso con personale allo stremo delle forze». La riorganizzazione sanitaria che la Regione sta attuando ignora il problema della necessaria riapertura del presidio non solo a Vallefoglia e Gabicce Mare, ma anche nelle 8 sedi depotenziate sparse in tutta la provincia.

«Eppure dovrebbe essere questo uno degli impegni - sottolinea la consigliera Vitri -, piuttosto che la gestione amministrativa. La medicina del territorio rappresenta una priorità e non è accettabile che nel budget della Regione, dove quasi l’80% è destinato alla spesa sanitaria, non siano previste misure per riaprire le postazioni di continuità assistenziale. Da circa un anno porto il tema in aula, chiedendo all’assessore Saltamartini di trovare soluzioni. Nessuna risposta è mai arrivata». La soppressione sarebbe legata alla carenza di medici. «Ho suggerito di equiparare i contratti a quelli di altre regioni - ricorda la consigliera Vitri -, dal momento che nelle Marche i professionisti vengono sottopagati per contratti da 23 euro lorde all’ora, che arrivano a 30 euro in condizioni particolari e solo raramente a 40 euro quando si coprono due sedi». 


La proposta


«Non solo - puntualizza - perché già da tempo propongo alla giunta di attivarsi per la rimozione delle incompatibilità che permetterebbero di reperire medici anche tra i pensionati e chi ha più di 650 mutuati. La Regione, con il nuovo piano sociosanitario in arrivo, si è attivata per dare risposte? Vuoto totale. La riorganizzazione è allarmante. Eppure dovrebbero essere queste le preoccupazioni, piuttosto che la gestione amministrativa».

© RIPRODUZIONE RISERVATA