Vallefoglia, inseguimento choc. Fuggono all'alt dei carabinieri per tre etti di coca

Indagini dei carabinieri
Indagini dei carabinieri
di Eugenio Gulini
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Lunedì 11 Gennaio 2021, 09:05

PESARO - Bloccati, arrestati e portati nel carcere di Villa Fastiggi di pesaro i due  fuggiaschi  che sabato pomeriggio avevano forzato il posto di blocco dei carabinieri a Canavaccio di Urbino. Efficaci le ricerche dei carabinieri della compagnia di Urbino guidata dal capitano Puglisi. Nemmeno un’ora dopo lo schianto della Jeep dei carabinieri, partita all’inseguimento dell’Audi che non si era fermata all’alt intimato e finita contro il muso di un autocarro che proveniva dalla direzione opposta, è scattato a Talacchio di Vallefoglia l’arresto di due extracomunitari magrebini, di 30 e 24 anni, ritenuti i protagonisti della fuga. 

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 Ora devono rispondere di tentato omicidio (con l’auto al posto di blocco avrebbero cercato di investire uno dei carabinieri), resistenza a pubblico ufficiale e soprattutto detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. La ragione della fuga, infatti, sarebbero 300 grammi di cocaina, rinvenuti in un involucro a circa 100 metri dal luogo dello schianto, di cui secondo i carabinieri i due magrebini si sarebbero liberati durante la fuga. Droga destinata con ogni probabilità al mercato dello spaccio di Urbino e delle zone limitrofe della media e alta valle del Metauro. Tutto è successo a partire dalle 16,30 di sabato quando l’Audi, non rispettando l’alt dei militari, ha preso a forte velocità la direzione di Fermignano lungo la statale 73 bis. Durante l’inseguimento (il capitano Puglisi ha smentito il testimone che ha dichiarato di aver sentito esplodere colpi di pistola), nella ormai fatidica curva a gomito che porta al borgo di San Marino di Urbino, teatro di altri gravi schianti, la Jeep con due carabinieri a bordo si è scontrata con l’autocarro che trasportava un cingolato agricolo. I due carabinieri sono stati protetti dall’airbag. Quello che era alla guida, che nell’urto ha battuto la testa, è stato ricoverato al nosocomio di Urbino ed è stato ritenuto guaribile in 20 giorni per ferite lacero contuse. La Tac non ha rivelato nessuna lesione o ematoma cerebrale.  Illesi il commilitone seduto al suo fianco e il guidatore dell’autocarro.

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