Il vecchio treno è demodè, il sindaco vuole la metropolitana "open space"

Un esempio di metropolitana di superficie
Un esempio di metropolitana di superficie
di Luca Senesi
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Lunedì 30 Novembre 2020, 05:05

VALLEFOGLIA Il sindaco Palmiro Ucchielli spinge ancora sul progetto della metropolitana di superficie (nome moderno della vecchia ferrovia, ovviamente studiata, calibrata e aggiornata ai tempi attuali) per ridurre l’inquinamento e favorire la mobilità di persone e merci.

Lo stesso primo cittadino infatti ha inviato al neo assessore regionale alle infrastrutture e ai lavori pubblici Francesco Baldelli la richiesta di allargare lo studio di fattibilità per la realizzazione di una tratta ferroviaria sul tratto Urbino – Morciola – Montecchio – Pesaro dove è concentrato l’80% dell’intera economia provinciale per favorire il trasporto di passeggeri e merci e ridurre l’inquinamento atmosferico. «Si tratta della richiesta dello studio di fattibilità in precedenza già inoltrata al Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti e ai precedenti organi regionali competenti. Allo studio delle infrastrutture sul tratto Pesaro - Fano - Fossombrone – Urbino, di cui tra l’altro il Senato di recente ha approvato una specifica mozione, si prevedeva però l’estensione anche al tratto Urbino - Morciola - Montecchio - Pesaro.

Tale richiesta era stata inoltrata in quanto la vallata del Foglia negli ultimi anni si è contraddistinta per la vivacità del suo territorio produttivo ed industriale e rappresenta attualmente un importante nodo strategico per le vie di comunicazione con il centro Italia». Ucchielli torna a proporre il progetto al neo assessore in un momento in cui, sottolinea «è doveroso per le pubbliche amministrazioni incentivare la ripresa economica anche attraverso opere infrastrutturali e ridurre nel contempo anche l’inquinamento; corre obbligo di porre particolare attenzione alla realizzazione di strategie che facilitano il più possibile la mobilità di persone e merci al fine di dare un nuovo impulso tanto al settore produttivo quanto a quello turistico, commerciale e culturale».

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