Vallefoglia, brutale pestaggio in quattro contro uno sull'autobus: trovato e denunciato un componente del branco

Vallefoglia, brutale pestaggio in quattro contro uno sull'autobus: trovato e denunciato un componente del branco
Vallefoglia, brutale pestaggio in quattro contro uno sull'autobus: trovato e denunciato un componente del branco
di Gianluca Murgia
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Venerdì 1 Novembre 2019, 03:35 - Ultimo aggiornamento: 7 Marzo, 09:45

VALLEFOGLIA - Non è stata una rissa. Sull'autobus della linea Speedy Pesaro-Urbino di martedì scorso, intorno alle 20, c’è stato un pestaggio in piena regola: 4 ragazzi contro uno. Un componente del branco è stato riconosciuto in giro per Urbino e denunciato ieri ai carabinieri da uno dei passeggeri presenti quella sera. 
Sono stati attimi di terrore: il gruppo, composto da albanesi di età compresa tra i 20 e 25 anni, si è scagliato subito dopo la partenza contro una quinta persona, un coetaneo, forse italiano.

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L’aggressione è iniziata all’altezza di Trasanni ed è proseguita fino a Cappone. Uno dei 4 quattro gli ha più volte urlato contro: «Ti ammazzo, sono albanese». Il gruppo era salito nel parcheggio di Santa Lucia. Un testimone racconta un retroscena: «Hanno subito parlato con l’autista lamentando di aver lasciato sul bus delle 16 uno zainetto. Il conducente ha detto loro di rivolgersi all’ufficio preposto». Potrebbe essere stato la causa della violenza nei confronti del quinto ragazzo, forse un conoscente.
 
«L’avevano incastrato tra i sedili e lo prendevano a calci e pugni in pancia e faccia - continua il testimone - Gli hanno rotto gli occhiali, era insanguinato, aveva la maglia strappata. Il pullman era pieno e buio, la gente aveva paura, alcuni piangevano, una signora ha avuto un attacco di panico. L’autista si è fermato una prima volta senza aprire le porte. Poi ha tirato dritto fino a Cappone, si è rifermato, e finalmente, su insistenza dei passeggeri, ha aperto le porte. Lì sono cadute alcune borse che, durante il tafferuglio, erano finite vicino la porta. 
I quattro, pur con le porte aperte, non sono scappati: hanno trascinato il corpo del ragazzo, che ormai non opponeva più resistenza, steso per terra, fino alla porta. E hanno continuato a picchiarlo. Scendevano, risalivano e lo picchiavano. Noi abbiamo urlato di chiudere le porte per poterli bloccare. Poi se ne sono andati, non sono scappati». Sul posto, subito dopo, sono intervenuti i carabinieri che ora, grazie alle telecamere presenti nel mezzo e alla denuncia, stanno cercando di individuare il branco. 

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