Pneumatici, mobili e batterie d'auto: scovate altre due discariche abusive. Fioccano le segnalazioni

Pneumatici, mobili e batterie d'auto: scovate altre due discariche abusive. Fioccano le segnalazioni
Pneumatici, mobili e batterie d'auto: scovate altre due discariche abusive. Fioccano le segnalazioni
di Luca Senesi
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Domenica 20 Dicembre 2020, 09:25

VALLEFOGLIA - Nuove segnalazioni per la “Mappa della vergogna”, la mappa di tutti quei luoghi dove sono state create discariche abusive di rifiuti ideata dal presidente dell’associazione Mons Abbatis Roberto Rossi per sensibilizzare la popolazione sul tema invitando a segnalare questi episodi gravi contro l’ambiente e contro la legge.

Le segnalazioni

Queste due segnalazioni riguardano il comune di Vallefoglia e non quello di Montelabbate, comune dove si trova l’associazione. «Vogliamo pubblicarle ugualmente, perché crediamo che lotta alla inciviltà e ai delitti ambientali debba essere condotta senza limiti e senza confini» spiega Rossi.

La prima segnalazione riguarda un tratto della cosiddetta Morciolina, la strada che dall’abitato di Morciola sale verso l’antica chiesa parrocchiale di Santa Maria Annunziata. Nei pressi di una curva, lungo il viottolo di accesso a un antico casolare semidiroccato, vi è un punto di scarico che ogni tanto qualcuno provvede a ripulire, ma che poi puntualmente torna a riempirsi di ogni tipo di materiale: elettrodomestici, batterie d’auto, calcinacci, contenitori di latta e altro. Nei pressi di questo ingresso, nascosto dalla vegetazione e da una recinzione, si trova un altro punto di scarico, con detriti, materiali edili, pannelli industriali, pneumatici che pian piano vengono sepolti dalla lavorazione del terreno. Non solo, «Salendo ancora, nei pressi del deposito idrico comunale, troviamo un luogo di scarico con dell’altro materiale edile».

Rifiuti in curva

La seconda segnalazione invece riguarda un tratto della strada panoramica che transita sotto il monte di Colbordolo, tra la fonte dell’acqua potabile e l’incrocio per Coldazzo. Qui nei pressi di una curva, semisepolti dalla vegetazione (purtroppo anche difficilmente documentabili dal punto di vista fotografico ndr.), si intravedono alcuni divani, mobili e tanto altro materiale domestico.

L’appello

«Sperando che queste segnalazioni (basta contattare l’associazione Mons Abbatis attraverso la pagina Facebook della stessa associazione) servano ad arginare nel futuro simili abusi – conclude Roberto Rossi - vi chiediamo di continuare a documentarci questi ed altri delitti che offendono il nostro bel territorio; la speranza è sempre quella di generare nella nostra gente una maggiore consapevolezza di quanto la nostra terra sia bella e di quanto questa sua bellezza abbia bisogno di essere rispettata, preservata e conservata per le generazioni che verranno». I post relativi alle segnalazioni sono anche completi della geolocalizzazione di tali “discariche abusive”.

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