A Vallefoglia sbarcano i privati: pronta la maxi casa per anziani, avrà 240 posti letto

La grande casa per anziani all'Apsella di Vallefoglia
La grande casa per anziani all'Apsella di Vallefoglia
di Milèna Bonaparte
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Martedì 9 Agosto 2022, 03:20

PESARO  - Dove la sanità pubblica fa acqua ci pensano i privati, in accordo con le amministrazioni locali. Sono alle ultime battute i lavori per la “cittadella” sociosanitaria ad Apsella di Vallefoglia dove, secondo il progetto, si aprirà una casa per anziani non autosufficienti che mette a disposizione circa 240 posti letto, un complesso residenziale per persone in età avanzata ma autonome con 23 appartamenti, un ampio ventaglio di servizi culturali, sportivi e sociali (sala convegni, laboratorio per talenti, luoghi di culto, strutture sportive).

Il tutto è inserito in un’area verde che si sviluppa in un parco attrezzato e negli spazi per il parcheggio. 

I permessi

«Il permesso ai privati per costruire è del 2017 - sottolinea Stefano Gattoni, assessore alla pianificazione territoriale del Comune di Vallefoglia - c’è stato poi un rallentamento durante la pandemia e ora le opere risultano in fase molto avanzata, dovrebbero terminare entro la fine dell’anno. Gli edifici, insomma, sono stati tempestivamente costruiti. La convenzione tra Comune e privati ha previsto, come avviene sempre in questi casi, la realizzazione delle opere infrastrutturali, cioè le strade, le aree di sosta, le fognature e l’illuminazione per garantire la fruizione dell’area. È, senza esagerare, una città nella città, Vallefoglia diventa così la città della longevità”. 
La scelta
Perché proprio questa location? «L’area del complesso è altamente simbolica, nelle vicinanze era presente la polla dell’acqua marcia che, tradizione vuole, sia stata il luogo del martirio di San Terenzio, il patrono di Pesaro». Una operazione immobiliare-sanitaria-residenziale privata che non si limita ad Apsella, ma è suddivisa in due interventi distinti del valore complessivo inizialmente stimato di 60 milioni di euro, con la possibilità di arrivare fino a 100 milioni a fine intervento, ripartiti tra Vallefoglia e Villa Ceccolini. La struttura per anziani si chiama “Civitas vitae Marche”. E protagonisti dell’intervento sono l’imprenditore immobiliare pesarese William Guerra, ideatore del progetto, il Comune di Vallefoglia (sindaco all’insegna della longevità… politica e amministrativa Palmiro Ucchielli) e il Comune di Pesaro. Nello specifico l’operazione è stata realizzata grazie alla cooperazione tra il Gruppo Guerra, la Fondazione Opera immacolata concezione, Dea capital real estate Sgr e Cdp investimenti Sgr. «Il centro di Vallefoglia - sottolinea l’architetto Stefano Gattoni - è il più grande intervento privato per una infrastruttura di coesione sociale, per dimensioni è il principale della regione». 
L’occupazione
Un polo significativo anche sul piano occupazionale perché coinvolgerà nella formazione sul posto circa 300 addetti sociosanitari e offrirà lavoro stabile a 170 operatori specializzati. L’intervento ad Apsella è dedicato in particolare alle strutture sociosanitare, residenziali, sportive, educative e culturali. Mentre a Villa Ceccolini sono previsti 150 alloggi di edilizia sociale ad affitto a lungo termine, vendita a prezzi calmierati e locazione con riscatto. E comprende anche circa 3.500 metri quadrati di spazi commerciali e una piazza, inseriti in 5 ettari di parco. Una struttura, quella di Vallefoglia, che è l’esportazione nella provincia di Pesaro Urbino del “Civitas vitae Angelo Ferro” di Padova della Fondazione Opera immacolata concezione in tandem con il Gruppo Guerra, un vero e proprio quartiere sociosanitario per anziani autosufficienti e no di circa 15 ettari che attualmente ospita 850 ospiti e dà occupazione a 600 addetti. L’operazione è di notevole impatto sociale ed economico sul territorio di Vallefoglia, che conta 14.908 abitanti al 2020, con ricadute sull’intera provincia. Il Gruppo Guerra sottolinea che lo «sviluppo supporterà una riduzione dei costi sanitari nazionali grazie ai servizi che contribuiscono a migliorare la qualità della vita e della comunità».
Convenzione con la Regione
«La gestione dei posti letto e delle residenze sarà definita da una convenzione con la Regione Marche. “Civitas vitae è un nuovo modello di infrastruttura per la coesione sociale intergenerazionale che mette al centro l’essere umano e le sue esigenze, donando nuove prospettive alle persone durante tutto il ciclo della vita - sottolinea Guerra -.

Il longevo, infatti, non è più visto come una fonte di costo sociale, bensì come una risorsa, il suo contributo in termini di esperienza della vita viene impiegato attraverso percorsi di scambio sociale e relazionale con i giovani, creando un modello virtuoso di socialità e relazione, così si realizza la vera coesione sociale». 

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