RIMINI - Vaiolo delle scimmie, in Emilia Romagna i casi accertati salgono a 57 su 505 in tutta Italia. Un dato da tenere sotto controllo visto il via-vai di turisti, da tutto il mondo, soprattutto sulla costa romagnola. Ricordiamo che nelle Marche il primo caso ufficiale si era registrato lo scorso 5 luglio in provincia di Ascoli Piceno. Un secondo caso, invece, negli stessi giorni, era stato segnalato a Gabicce: colpito un giovane.
L'avvio delle quarantene
Possibile l'avvio di quarantene per coloro che sono stati in contatto stretto con i nuovi malati. Il dato: l'infezione continua a svilupparsi quasi esclusivamente fra maschi (501) rispetto ai soli 4 casi riscontrati fra donne, almeno secondo l’ultimo bollettino del ministero della Salute.
La circolare del Ministero
«In specifici contesti ambientali ed epidemiologici - si nella circolare del Ministero - sulla base delle valutazioni delle autorità sanitarie, potrebbe essere richiesta l’applicazione di misure quarantenarie». Il Mistero fornisce anche l’identikit dei contatti stretti: partner sessuali, familiari conviventi, operatori sanitari che hanno trattato il caso senza dispositivi di protezione e chi è venuto a contatto in maniera prolungata. Per i contatti con esposizioni a basso rischio «è possibile adottare la sorveglianza passiva, autocontrollarsi e informare il proprio medico di famiglia».
Contagi per regione
La regione italiana che conta il maggior numero di casi è la Lombardia con 232, poi il Lazio a 104, Emilia-Romagna, 57, Veneto, 33, Piemonte, 18, e Toscana, 17. Sono cinque, invece, le regioni che non ne hanno segnalato nessuno: Basilicata, Calabria, Molise, Umbria e Valle d’Aosta.
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