Infiltrazioni e scuola al freddo, gli studenti dell'Itis di Urbino scioperano: «In qualche aula solo 9 gradi»

Infiltrazioni e scuola al freddo, gli studenti dell'Itis di Urbino scioperano: «In qualche aula solo 9 gradi»
Infiltrazioni e scuola al freddo, gli studenti dell'Itis di Urbino scioperano: «In qualche aula solo 9 gradi»
di Eugenio Gulini
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Giovedì 2 Marzo 2023, 02:35 - Ultimo aggiornamento: 15:12

URBINO - A scuola, all’Itis di Urbino, fa freddo. Termometri in alcune aule ed alcuni laboratori tra i 9 e gli 11 gradi. Alla cancellata d’ingresso dell’Istituto Tecnico “Enrico Mattei”, sotto la pioggia consistente ed anche il nevischio, non tutti ma buona parte degli studenti si ferma e decide di scendere in protesta, scioperando e tornandosene, all’incontrario, sui loro passi. 

La nota dei rappresentanti

«Noi alunni – rimarca una nota degli studenti, rappresentanti d’istituto – vogliamo porre in evidenza le varie problematiche che da anni compromettono un buon svolgimento delle lezioni e che sono un pericolo per l’incolumità sia di noi stessi che del personale. Le principali sono dovute alle infiltrazioni d’acqua che allagano classi, corridoi, palestre. >Rischiano di pregiudicare irreparabilmente il calcestruzzo e gli impianti elettrici oltre che recare pericolo di infortuni e rendere inaccettabile la prosecuzione delle lezioni». 
«Nella scuola – sottolineano i ragazzi della I C Informatica - ci sono molteplici danni strutturali e per questo nelle classi fa molto più freddo rispetto al limite stabilito dal Dpr del 18 Dicembre del 1975. In certe classi alcuni giorni fa sono state registrate temperature che si aggiravano intorno ai 9 gradi, alunni e docenti devono coprirsi molto più del necessario. Il freddo è dato da tanti fattori, uno di questi sono gli infissi pieni di spifferi, un altro è per i termosifoni accesi un’ora al giorno e basta, ma se fosse solo questo il problema le lamentele non sarebbero così tante, infatti – continuano i ragazzi della 1 C - nella scuola entra acqua ovunque, sia nei corridoi, che nei laboratori e addirittura nelle classi, la struttura presenta molteplici crepe e spaccature preoccupanti, anche le tubature non sono da meno. Per questo motivo non è insolito entrare nei bagni e trovare le pareti bagnate che trasudano l’acqua delle perdite. È inevitabile che la muffa cammini ovunque. Anche dopo anni che vengono chiesti continui interventi, raccogliendo firme – concludono - ancora non è stato fatto praticamente nulla per riparare a tutto ciò».
«Nella nostra classe – spiega Diego della V Informatica – i termosifoni spesso non vanno e se vanno non riscaldano adeguatamente l’ambiente, cola l’acqua dai finestroni e dal lucernario e si è creata della muffa.

Nel laboratorio l’acqua scende direttamente sopra i computer. Nelle palestre ci sono problemi grossi, tra cui allagamenti e crepe nel cemento armato. Non si muove un dito e tutto sta peggiorando sempre più». «Le scale esterne sono un disastro – evidenzia Federico –. La settimana scorsa, con le stampelle ho rischiato di scivolare almeno 10 volte».

Le relazioni con la Provincia

«Questa mattina i termosifoni funzionano, non so cosa dire –sottolinea il dirigente scolastico Sergio Brandi – Ieri ci sono stati gli operai che hanno dovuto mettere a posto l’impianto. Tra scuola e amministrazione della Provincia si debbono seguire le procedure. Credo che ci stiamo adoperando per quello che ci è possibile».

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