URBINO - Sono stati condannati per estorsione e rapina dal Tribunale di Urbino 6 dei 9 imputati collegati alla società di riscossione crediti Ises di San Marino per i metodi poco ortodossi con cui avevano fatto valere le rivendicazioni economiche dell’imprenditore Carlo Marini di Petriano nei confronti dell’imprenditore Diego Cecchini.
Quest’ultimo era stato aggredito fisicamente nella sua azienda e, secondo gli atti del processo, era stato costretto a versare 72mila euro all’Ises e quasi 44mila euro a Carlo Marini.
La sentenza
La sentenza è stata emessa ieri mattina dal collegio giudicante presieduto Massimo Di Patria e composto anche da Vito Savino e Vera Colella.
Il risarcimento
I condannati dovranno risarcire il danno, da definire in separata sede, subìto dalla vittima Diego Cecchini, che si è costituita parte civile. Il fatto risale al 2010. Nei confronti dell’imprenditore Carlo Marini, che invece di rivendicare legalmente il proprio credito si era rivolto alla società coordinata da Francesco Vallefuoco, è caduta l’accusa, derubricata in esercizio arbitrario delle proprie ragioni, per avvenuta prescrizione del reato. Prescritti anche i reati di lesioni personali e danneggiamento di cui erano imputati Lionetti, Salomone e Perrone. Non si è proceduto nei confronti di Giovanni Abete, perché nel frattempo è deceduto. L’unico assolto per non aver commesso il fatto è Giuseppe Vallefuoco, fratello di Francesco.
Le richieste
Tra gli imputati ieri in aula era presente solamente Salvatore Lionetti, detenuto e perciò scortato dalla polizia penitenziaria. Il procuratore della Repubblica Andrea Boni nella sua requisitoria aveva sollecitato la condanna per 8 dei 9 imputati. Gli avvocati difensori invece ne avevano chiesto l’assoluzione per non aver commesso il fatto o per prescrizione del reato di esercizio arbitrario delle proprie ragioni.
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