Urbino, stop alla discarica a Riceci: fuoco incrociato su Gambini. Dopo le sue parole il no anche di Forza Italia e Lega

La riunione della commissione sul progetto di discarica
La riunione della commissione sul progetto di discarica
di Eugenio Gulini
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Sabato 20 Maggio 2023, 03:10 - Ultimo aggiornamento: 12:03

URBINO È davvero una patata bolente la vicenda dell’impianto di smaltimento di rifiuti speciali non pericolosi in località Riceci. Le proteste contro il progetto si fanno sempre più corali e coinvolgono cittadini non solo di Gallo di Petriano, ambientalisti e rappresentanti politici di formazioni trasversali.

 


Il consumo di suolo


«Bisogna preservare le aree verdi ancora vergini e vocate all’agricoltura – rimarca Giulio Lonzi di Slow Food di Urbino - in quanto sottraiamo 2 metri quadrati al secondo di suolo vergine, si superano i 250 ettari al giorno e uno dei modi più frequenti di consumo del suolo, è correlato alla diminuzione della superficie agricola utilizzata(Sau) a favore dell’Urban Sprawl, cioè dell’espansione urbana a basa densità abitativa, visibile nelle nuove periferie delle grandi città di cui fanno le spese le aree agricole e naturalistiche circostanti. Il 50% di tale superficie diventa definitivamente impermeabile, visto che cemento, asfalto e altri materiali inerti non permettono il passaggiodell’acqua piovana, portando quasi a zero lo scambio tra suolo e atmosfera. Non possiamo pensare di affogare una intera vallata come già successo a Cà Lucio o in altri siti. Non capisco, infine – conclude Lonzi - se c’è una volontà trasversale e condivisa tra gli amministratori di trasformare la nostra provincia in una nuova Mbeubeuss, l’enorme discarica a Dakar, viste le elevate richieste di apertura di nuovi siti che in questi anni si susseguono». 

La pantomima


«Vergognosa la pantomima del sindaco Gambini in Commissione Lavori Pubblici – insiste Gianluca Carrabs della direzione Europa Verde - lui è il vicepresidente della Provincia in carica, ente competente al rilascio delle autorizzazioni, non può sottrarsi a un giudizio di merito sulla questione, che a mio modesto parere già ha dato, confermando l’adesione del Comune di Urbino al progetto, in quanto il suo consigliere delegato nel cda di Marche Multiservizi, Baccio Fiaccarini, ha votato a favore della costituzione di Aurora srl società di scopo che ha l’obiettivo di costruire e gestire la discarica.

Basta ambiguità ognuno per propria competenza deve esprimersi e non può nascondersi dietro al fatto che non conosce il progetto. Tutti i consiglieri comunali hanno il dovere di informarsi studiare e pronunciarsi sulla mega discarica che riempirà una delle vallate più belle delle Marche di milioni di metri cubi di rifiuti». 


Il dissenso politico


Più delle bordate di Carrabs ciò che preoccupa Gambini è il mal di pancia che serpeggia in alcune componenti della sua maggioranza. Forza Italia e Lega scalpitano. «Deciso il nostro no alla realizzazione della discarica» ha ripetuto Laura Scalbi, capogruppo di Fi in consiglio comunale mentre il segretario provinciale della Lega Enrico Rossi ha dichiarato: «Emblematica la chiarezza del vicesindaco del Comune di Petriano in quota Lega. Ha firmato la delibera comunale in cui si dice no alla discarica. Quindi non c’è altro da aggiungere». Da parte sua il Pd di Urbino non cambia idea: «Al prossimo consiglio comunale ripresenteremo l’ordine del giorno su Riceci perché siamo comunque contro».

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