Betoniera precipita per 30 metri: autista di 54 anni muore schiacciato nella cabina

Betoniera precipita per 30 metri: autista di 54 anni schiacciato nella cabina
Betoniera precipita per 30 metri: autista di 54 anni schiacciato nella cabina
di Osvaldo Scatassi
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Venerdì 28 Agosto 2020, 08:53

URBINO - Tragedia fra Gadana e Castelcavallino di Urbino, ieri pomeriggio intorno alle 17. Il conducente di una betoniera è precipitato in una scarpata mentre lavorava in un cantiere e ha perso la vita sul colpo, rimanendo incastrato nella cabina del suo mezzo pesante. Un terrificante volo dall’altezza di circa trenta metri non ha lasciato scampo al pur esperto trasportatore, il pesarese Egiziano Donnini, lavoratore autonomo di 54 anni. 

La salma è ora nella camera mortuaria dell’ospedale civile a Urbino, a disposizione dell’autorità giudiziaria. Si attende che sia disposto l’esame autoptico, per accertare se la disgrazia sia avvenuta a causa di un malore oppure se si sia trattato di una manovra errata. Sul posto anche un ufficiale di polizia giudiziaria appartenente al servizio di prevenzione e sicurezza sul lavoro dell’Area Vasta 1: è stata aperta un’indagine sul caso.

 
Poco dopo le 17 di ieri la prima chiamata di soccorso ai vigili del fuoco, proveniente da via Mari: «Correte, un autotrasportatore è caduto in una scarpata dentro al suo mezzo». Due squadre sono partite dalla caserma a Urbino, altre due sono arrivate a rinforzo dei colleghi dalla centrale provinciale a Pesaro. Insieme con il personale di un’ambulanza inviata dal servizio 118, i vigili del fuoco hanno iniziato le faticose e complicate operazioni per il recupero del corpo, mentre i carabinieri di Urbino effettuavano i rilievi di legge. Dalla prima ricostruzione risulta che Donnini fosse impegnato in un lavoro edilizio, una gettata di cemento per realizzare una pavimentazione in un cantiere all’interno di una proprietà privata.

Al momento di fare manovra, però, la betoniera è caduta nella scarpata, rovesciandosi su se stessa: la cabina del mezzo è stata schiacciata da una serie di urti violentissimi e si è trasformata in una trappola micidiale per il suo conducente. Un episodio agghiacciante, che si è consumato nel breve volgere di qualche secondo, senza che si potesse fare qualcosa per evitarne l’esito. La dinamica è, comunque, in fase di accertamento. Richiesto l’intervento dell’eliambulanza: Icaro 1 ha preso il volo con l’attrezzatura specifica per il recupero di persone ferite in luoghi difficili da raggiungere, quali sono le scarpate profonde e scoscese, ma è poi tornata alla base, vuota, subito dopo che il personale medico del 118 ha accertato la morte del camionista pesarese. 

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